Tutto è cominciato quando Angelo e Andrea hanno sentito degli strani rumori provenire dal pianerottolo di casa a Stallavena, frazione di Grezzana, nel Veronese. Pensando che il loro gatto volesse entrare, Andrea, 23 anni, ha aperto la porta: ma si è trovato davanti una figura alta e vestita di scuro che gli ha immediatamente lanciato addosso della benzina. Il giovane è caduto a terra con gli occhi e la gola che bruciavano. Temendo una lesione alla retina è subito corso a farsi curare al pronto soccorso di Borgo Trento, ma per fortuna non ha riportato gravi danni.

Ben più spaventosa la situazione all'esterno della casa che condivide con suo marito Andrea, 59enne: tre taniche di benzina abbandonate dall'aggressore, svastiche e scritte omofobe, perfino le gomme dell'auto dei due tagliate.

Le spaventose scritte lasciate sui muri dell'abitazione

In particolare fanno impressione i messaggi lasciati con lo spray – la bomboletta usata è stata abbandonata nei pressi dell’abitazione – sui muri e sull’auto: “Vi metteremo tutti nelle camere a gas” ed uno sgrammaticato “Culatoni bruciate” che lascia pochi dubbi sulle intenzioni del misterioso aggressore: voleva appiccare il fuoco all’ingresso della villetta a schiera in cui la coppia, sposatasi in Spagna tre anni fa, quando in Italia non era ancora arrivata la legge sulle unioni civili per persone dello stesso sesso.

Adesso Andrea, che lavora in un’associazione che si occupa dei bambini malati di cancro, è in stato di choc e non vuole parlare. A denunciare l’episodio è suo marito, che racconta anche di aver trovato nei giorni scorsi una lettera di minacce nella cassetta della posta: la missiva, consegnata a mano, conteneva una serie di insulti contro le persone di colore, gli omosessuali ed altre minoranze.

L’aggressione in piazza dello scorso agosto

Inoltre i vicini della coppia hanno raccontato di aver visto recentemente armeggiare nel giardino di casa uno sconosciuto che si è allontanato una volta scoperto. Angelo e Andrea sono diventati noti loro malgrado lo scorso 11 agosto, quando sono stati aggrediti mentre camminavano mano nella mano nella centralissima piazza Bra a Verona.

I due erano stati ripetutamente insultati da un gruppo di ragazzi; alla richiesta di spiegazioni, Andrea era stato schiaffeggiato da uno di loro, mentre i bulli avevano spintonato Angelo. In seguito a quest’episodio numerose associazioni cittadine avevano promosso un corteo di solidarietà alla coppia, a cui avevano partecipato circa mille persone, per manifestare contro ogni forma di razzismo.

Pochi giorni dopo quell’incontro, la Digos aveva individuato il responsabile delle percosse, un ragazzo rumeno di 21 anni, con precedenti per rissa, minacce, ingiurie e lesioni personali. Ma, evidentemente, il clamore suscitato dalla vicenda ha esposto Andrea ed Angelo ad una serie di ritorsioni, culminate nell’aggressione con la benzina sull’uscio di casa.