Non solo avevano rapinato e malmenato un venditore ambulante bengalese, ferendolo al fianco con una coltellata, ma il giorno dopo avevano fermato una volante e raccontato di essere state derubate da un extracomunitario. Tuttavia la ricostruzione dell'accaduto non aveva convinto gli agenti. Così, dopo alcuni mesi di indagini coordinate dall'aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto procuratore Giorgia Spiri, le studentesse Maria Tramonte (22 anni) e Maria Rosa Carracci (24 anni) sono state arrestate con l’accusa di calunnia, lesioni aggravate, porto ingiustificato di arma e rapina.

I fatti risalgono allo scorso 25 aprile e sono avvenuti in corso Tukory nella zona del mercato di Ballarò a Palermo.

Prima la rapina e l’aggressione, poi le accuse nei confronti del venditore ambulante

Secondo quanto riferito dagli inquirenti le giovani avrebbero minacciato il commerciante del Bangladesh sottraendogli delle casse acustiche ed alcune cuffie. Ma, dopo la rapina, l’uomo le avrebbe raggiunte con l’obiettivo di farsi restituire la merce rubata ma le due avrebbero reagito rabbiosamente, sferrando calci e pugni, spintonandolo e arrivando a procurargli una ferita al fianco con un coltello.

Tuttavia, il giorno dopo, sarebbero state proprio le due studentesse a far partire le indagini quando hanno deciso raccontare ai poliziotti di una volante incrociata per strada di essere state rapinate dal venditore ambulante extracomunitario.

Un racconto poco credibile e pieno di incongruenze che ha finito con insospettire gli inquirenti; così le forze dell’ordine si sono mosse per trovare conferme di quanto descritto dalle ragazze.

Le contraddizioni delle studentesse e i filmati delle telecamere

Ma sia le versioni di alcuni testimoni che i filmati delle telecamere di sorveglianza degli esercizi commerciali della zona hanno dimostrato come la verità fosse ben diversa.

Secondo quanto rilevato dagli inquirenti le due giovani avevano calunniato l'ambulante. Quest'ultimo era la reale vittima della vicenda in quanto era stato prima derubato e poi aggredito dalle due studentesse.

Successivamente i poliziotti hanno perquisito la casa delle due dove sono stati ritrovati tutti gli oggetti della refurtiva oltre al coltello che ha ferito il bengalese.

Nell’abitazione è stato scoperto anche un piccolo arsenale di armi bianche: un pugnale lungo 40 centimetri ed alcuni coltelli a serramanico. A questo punto contro le due è scattata un’ulteriore denuncia per detenzione illegale di armi.

Nelle scorse ore le giovani sono state raggiunte da un’ordinanza d’arresto emessa dal Gip del Tibunale di Palermo e condotte al carcere Pagliarelli in attesa di essere sentite nuovamente dagli inquirenti.