L'allarme sanitario era già scattato la scorsa primavera, ma senza venirne a capo. La misteriosa ulcera carnivora che sta affliggendo alcune zone dell'Australia, ora ha un responsabile: la zanzara. La grave infezione che divora i tessuti esterni ed interni del corpo fino ad uccidere le cellule degli organi, ribattezzata anche come ulcera di Daintree dal nome della regione nell'estemo nord del Paese dove si sono verificati cinque casi, finalmente fa meno paura. Un medico ha scoperto che a inoculare con un morso il batterio 'mangiacarne' è una comune anofele.

Un decisivo passo in avanti, dal momento che finora il vettore di trasmissione dell'infezione era ignoto.

Australia, zanzare sotto osservazione: trasmettono l'infezione

Nel solo distretto sanitario di Cairns, città della costa nel Queensland settentrionale, finora dall'inizio dell'anno si sono verificati cinque casi di ulcera di Daintree, malattia batterica che causa la necrosi del tessuto cutaneo. In Australia la maggior parte dei casi sono stati registrati, infatti, nell'area di Mossman-Daintree e a sud nella zona costiera di Victoria dove il clima è temperato. La modalità di trasmissione dei batteri 'mangacarne' all'uomo era rimasto un mistero e nessuno si era spinto oltre le ipotesi di contagio da animali domestici e non.

Ora una ricerca degli scienziati della James Cook University svela che zanzare e altri insetti che pungono hanno un ruolo primario nella trasmissione dell'infezione. Gli scienziati hanno intrappolato e analizzato 16.900 zanzare e mosche reperite nelle località dove in precedenza sono stati registrati diversi casi di ulcere.

Il principale autore dello studio, il dottor Avishek Singh, ha scoperto che mentre le mosche non sono state trovate positive al batterio 'mangiacarne', alcune zanzare invece sì. I ricercatori sanno che il loro lavoro non è concluso. Sono consapevoli di non conoscere ancora questa malattia dal momento che può avere un periodo di latenza anche di sei mesi prima che i sintomi si manifestino, ma individuare il vettore di trasmissione è stata una svolta importante.I casi accertati nel 2011 nell'estremo nord del Queensland, un numero record di 60 persone colpite, avevano dimostrato che la malattia si sviluppa prevalentemente in prossimità di zone umide e costiere.

Ma che la responsabile fosse un'anefele era solo un'ipotesi. Ora è una certezza. Questo non è che un punto d'inizio per fare nuovi studi sulle zanzare che trasmettono altre gravi malattie infettive come la febbre di Dengue e l'encefalite. Singh ha raccomandato alla popolazione di usare repellenti, i migliori preventivi contro le punture.

Batterio 'mangiacarne', focus su un nemico invisibile

L'ulcera di Buruli è una grave infezione che può provocare una debilitante malattia cronica. A causarla è il Mycobacterium ulcerans. Proviene dai paesi tropicali, è nota per essere diffusa soprattutto in Africa. Il microrganismo appartiene alla stessa famiglia di quelli responsabili di lebbra e tubercolosi, divora la pelle fino alle ossa, può provocare tremende menomazioni, disabilità e nei casi estremi condurre alla morte.

Dal 2013 si è diffisa in maniera impressionante in Australia fino a un aumento del 400% di casi negli ultimi quattro anni. Nel Paese c'è stato un picco di infezioni con 182 nuovi casi nel 2016, 275 nel 2017 e già 30 nel 2018. Si manifesta con un nodulo sottocutaneo simile ad una cisti che inizialmente non dà dolore ma che dopo qualche tempo si ulcera e distrugge la pelle compresi vasi linfatici e grasso sottocutaneo fino alle necrosi di tutti i tessuti, ossa incluse. Se presa in tempo, risponde bene agli antibiotici. Ma in certi casi vale solo l'intervento chirurgico: per rimuovere il nodulo prima dell'ulcerazione, o arginare i danni provocati dal batterio e debellare l'infezione poi. Le terapie sono, ad ogni modo, lunghe e complesse.