Due terremoti si sono verificati nelle ultime 24 ore nel sud-est dell'Islanda. Uno sotto la caldera del vulcano Bárðarbunga e uno sotto quella dell'Öræfajökull di magnitudo rispettivamente 3.6 e 3.1. Il Terremoto dell'Öræfajökull, avvenuto alle ore 23.15 locali, è il sesto terremoto di queste dimensioni che si è verificato da quando è iniziato il monitoraggio della montagna ed è solo uno dei tanti dello sciame sismico che dura oramai da più di un anno.

Un vulcano inquieto

Elísabet Pálmadóttir, sismologo dell'Iceland Met Office (IMO), considera in modo diverso i due terremoti.

Afferma che non è necessario preoccuparsi al momento del Bárðarbunga in quanto l'attività sismica sotto questo vulcano è nella norma dopo l'ultima eruzione del 2014 e nulla indica un aumento dei terremoti oppure un rigonfiamento della montagna.

Il terremoto dell'Öræfajökull è tuttavia più insolito: "Sono stati rilevati solo sei terremoti di tale magnitudo da quando sono iniziate le misurazioni, e quattro di questi quest'anno. Il continuo sciame sismico insieme al rigonfiamento dell'edificio vulcanico misurato negli ultimi mesi sono un segnale del movimento del magma all'interno dell'Öræfajökull e sono tipici di un vulcano che si prepara ad un'eruzione". La Protezione Civile islandese discuterà della situazione nei prossimi giorni e l'Iceland Met Office continuerà a monitorare da vicino la montagna.

Il sisma di magnitudo 3.1 è stato registrato a soli 100 metri di profondità nella parte sud-est della caldera sommitale. L'ultimo terremoto di magnitudo superiore a 3 è stato registrato il 22 settembre. Secondo gli scienziati questa l'attività sismica nella caldera del vulcano è simile a quella mostrata dal vulcano Eyjafjallajökull nel periodo precedente all'eruzione del 2010.

La più alta montagna dell'Islanda

L'Öræfajökull si trova nella parte più meridionale del ghiacciaio Vatnajökull. La sua cima, chiamata Hvannadalshnjúkur, è la vetta più alta dell'Islanda, con un'altezza di 2.110 metri. Il ghiacciaio Vatnajökull copre questo gigantesco vulcano che ha eruttato in epoca storica solo due volte: nel 1362 e nel 1727.

In seguito a quest'ultima eruzione il vulcano è rimasto completamente addormentato fino a un paio di anni fa quando ha iniziato a mostrare segni di nuova attività. L'eruzione del 1362, di tipo esplosivo, è stata tra le più forti in epoca storica in Islanda e provocò la distruzione di tutte le fattorie che erano presenti nella fertile piana al di sotto del vulcano sia a causa delle ceneri che delle improvvise alluvioni causate dal rapido scioglimento del ghiaccio che ricopre il vulcano.