Mirko Basile, un ragazzo di appena 22 anni friulano trasferitosi a Malta per lavoro, è stato accoltellato nel sonno presumibilmente dal coinquilino, con il quale condivideva un appartamento a Triq Forrest, a St Julian's. Secondo le autorità locali, il responsabile dell'aggressione sarebbe Daniele Vitale, subito identificato e fermato dalla polizia.

Il giovane di Casarsa (provincia di Pordenone) si trova ancora ricoverato presso il Mater Dei Hospital e, nonostante sia stato dichiarato fuori pericolo, è tenuto sotto stretto controllo dallo staff sanitario.

La notizia è stata riportata per prima da "Il Gazzettino", che ha ricevuto la testimonianza di un amico del ventiduenne. Quest'ultimo sarebbe stato sottoposto a diversi interventi chirurgici a causa delle ferite provocate dal suo aggressore che lo avrebbe colpito in seguito ad un litigio.

Lite tra coinquilini: ventiduenne viene accoltellato

L'aggressione è avvenuta il 29 settembre quando, intorno alle 6 del mattino, Mirko Basile è riuscito a recarsi alla polizia chiedendo aiuto. A quel punto il giovane è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove è stato ricoverato con urgenza in terapia intensiva. Probabilmente, in un impeto di rabbia e scarsa lucidità, Daniele Vitale si è avventato sul ragazzo colpendolo con ben diciassette coltellate.

Il giovane friulano ha riportato gravi ferite soprattutto a un polmone, alla milza e all'occhio destro, rischiando seriamente di perdere la vita.

Per fortuna, Basile è miracolosamente riuscito a salvarsi. Il coinquilino, presunto responsabile dell'aggressione, è stato quasi subito fermato dalla polizia con l'accusa di tentato omicidio.

Attualmente si trova ancora in carcere, poiché il giudice non gli ha voluto concedere la libertà su cauzione.

Tanta preoccupazione tra i familiari della vittima

Dopo aver appreso del ferimento del ragazzo, la famiglia è piombata in ore di angoscia e tensione, soprattutto i genitori e la sorella, anche perché arrivavano notizie piuttosto confuse e frammentarie sull'accaduto.

Grazie ad una colletta organizzata da amici di famiglia, il padre Nunzio è immediatamente partito per Malta per stare accanto al figlio, trasferitosi sull'isola a marzo per lavorare in un ristorante-bar del posto. Stando alle prime ricostruzioni, attualmente il giovane si starebbe riprendendo e avrebbe anche ricominciato a mangiare e camminare.