Nella notte tra il 27 ed il 28 ottobre tornerà l’ora solare e resterà in vigore fino al 31 marzo 2019. Dalle tre del mattino le lancette torneranno indietro di un’ora. Una data che potrebbe diventare storica se nei prossimi mesi l’Ue dovesse abolire definitivamente il cambio d’orario come già prospettato dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Quest’ultimo lo scorso fine agosto aveva precisato a chiare lettere che “la gente spinge per l’abolizione dell’alternanza. L’84% dei cittadini europei si è dichiarato favorevole all’eliminazione del cambio d'orario”.

Inoltre è stato precisato che saranno i singoli stati membri dell’Unione Europea a decidere se proseguire con l’ora solare o tornare definitivamente a quella legale. Da rilevare che la Russia ha già anticipato il resto dell’Europa in quanto lo spostamento delle lancette è stato abolito nel 2011.

L'ora legale tornerà in vigore il 31 marzo 2019

In generale nel mondo non si effettua il passaggio in diversi Stati dell’Africa settentrionale, del Sud America e in Australia. In Italia la variazione d’orario è entrata per la prima volta in vigore nel 1916 per poi essere adottata in via definitiva dal 1965. In buona sostanza domani notte potrebbe essere l’ultima volta del cambio d’orario autunnale. In attesa di una decisione definitiva con il passaggio all’ora solare si sposteranno le lancette indietro di un’ora (su smartphone e computer avverrà automaticamente) con benefici per quanto concerne il riposo notturno.

Se da una parte si dormirà di più dall’altra le giornate saranno più corte in quanto ci sarà un’ora in meno di luce.

Sotto questo profilo c’è da rilevare che la Terna, società che gestisce la rete elettrica nazionale, ha riferito, secondo stime preliminari, che dal giorno dell’entrate in vigore dell’ora legale, il 25 marzo 2018, l’Italia ha risparmiato 554 milioni di kilowattora.

Dato che rappresenta il consumo medio annuo di elettricità di circa 250 famiglie italiane.

I dati della Terna e i benefici dell'orario 'estivo'

Inoltre il risparmio energetico ha prodotto importanti risultati anche in materia ambientale con minori emissioni di CO2. Per quanto riguarda la salute è stato rilevato che il cambio d’orario può incidere negativamente sul riposo dei bambini.

Nello specifico il pediatra Italo Farnetani, ordinario alla Libera Università Ludes di Malta, ha spiegato, in un’intervista rilasciata all’AdnKronos, che il passaggio all’ora solare potrebbe comportare disturbi del sonno per i più piccoli.