Si chiamano Sharan, Tiguan e Touran, nomi esotici che gli si addicono. Fa un certo effetto vederli in un ambiente montano perché di solito li si associa a paesaggi desertici dell'Africa sahariana p della penisola arabica alle prese con tempeste di sabbia e fortissime escursioni termiche.

E invece questi tre cammelli, perché si tratta proprio di tre mammiferi della famiglia dei camelidi, si sono ambientati benissimo a vivere sulle Dolomiti e a pascolare tra mucche e non solo. Per l'esattezza il loro indirizzo di residenza è sopra il paese di Fiè allo Sciliar, comune della provincia autonoma di Bolzano in Trentino Alto Adige, ai piedi dell'imponente massiccio dello Sciliar, gruppo montuoso delle Dolomiti a oltre 2500 metri di altezza.

Sono arrivati fin qui per un motivo inimmaginabile.

Cammelli sulle Dolomiti, anomalo regalo i compleanno

Sepp Haselrieder, è il gestore della 'Tuffalm', una malga a 1270 metri di quota sopra il paese di Fiè allo Sciliar circondata dalle Dolomiti. L'uomo ha sempre amato gli animali al di fuori del comune con una particolare predilezione per i cammelli. Durante un recente viaggio in Germania con sua moglie, Sepp ha visto dei cammelli e voleva comprarli per portarli a vivere con la sua famiglia nella malga.

La consorte gli ha dato del matto perché riteneva impossibile che gli imponenti mammiferi potessero vivere in quota sulle Dolomiti. La vicenda sembrava chiusa. E invece, quando ha compiuto 50 anni, l'imprenditore è stato festeggiato in modo veramente indimenticabile ricevendo un regalo anomalo: ben tre cammelli.

Una sorpresa che gli è stata fatta da parenti e amici che hanno raccolto i soldi per comprarglieli. Al momento di festeggiare, familiari e amici gli hanno bendato gli occhi e l'hanno portato all'aperto. Lui pensava di trovarsi davanti uno spettacolo di ballerine e invece si è trovato davanti quelle tre singolari presenze.

Tre cammelli tra le mucche della malga

Sepp assicura che i tre esemplari stanno bene, si sono adattati all'ambiente montano, non soffrono il freddo e neanche la neve, vivono in sintonia con mucche e altri ospiti quali lama e alpaca che lui aveva già preso. L'unico 'effetto collaterale' è solo migliorativo: il pelo degli animali è diventato molto più folto e bello.

I turisti sono attratti da queste presenze e le fotografano. E così il paese di Fiè, villaggio turistico noto nel 19 esimo secolo per le cure salutistiche a base di fieno, ora comincia ad avere notorietà per questa insolita caratteristica. Nuova ma a quanto pare antichissima: a differenza di quel che si immagina, cammelli e dromedari che oggi abitano prevalentemente le regioni aride del globo che si estendono dal Nord Africa all'Asia centrale, sono animali originari dell'estremo settentrione artico.

Qualche anno fa, infatti, sono stati scoperti resti fossili di un antico antenato di cammelli e dromedari sull'isola canadese di Ellesmere. Il progenitore degli attuali camelidi, vissuto 3,4 milioni di anni fa in un ambiente caratterizzato da tundra e foresta boreale, era in grado di resistere a una temperatura media annua di -1,4 °C. Mai prima erano stati trovati resti fossili di un camelide tanto a 'nord'. Quindi in un certo senso, questa presenza sulle Dolomiti, non è che un ritorno alle origini.