Un Terremoto di magnitudo 6.8 è stato registrato alle 00.54 di stamattina 26 ottobre ed è stato seguito da numerose repliche. L’epicentro, è stato localizzato nel mar Ionio, a 38 chilometri dall’isola di Zante, ad una profondità di 14 chilometri. La scossa è stata avvertita distintamente fino ad Atene, a circa 300 chilometri di distanza, oltre che in tutto il sud Italia, in Albania e a Malta. È stato dunque avvertito in tutte le regioni meridionali italiane compresa la Campania con alcune segnalazioni arrivate da Napoli.
Molte le chiamate di cittadini impauriti, in particolare residenti nei piani alti degli edifici.
Immediatamente diramato l'allarme tsunami di livello arancione per Puglia e Calabria che è rientrato alcune ore dopo. Registrata una leggera variazione del livello marino di 20-25 centimetri sulle spiagge greche e di massimo 9 cm sulla costa calabra circa un'ora dopo l'evento sismico.
Le spiegazioni degli esperti INGV E CNR
Il ricercatore dell'INGV Franco Mele che lavora nel Centro Allerta Tsunami italiano, parlando del terremoto ha spiegato che la scossa è stata provocata dal movimento di una faglia di 15-20 chilometri di lunghezza alla profondità di circa 10 chilometri che si è propagata in superficie causando un lieve sollevamento del fondale marino e della massa d'acqua sovrastante. L'INGV ha immediatamente lanciato un allarme tsunami di livello rosso per la costa greca e arancione per quella delle coste italiane di Puglia e Calabria.
L'onda prodotta, fortunatamente di lieve entità, ha raggiunto le coste italiane in circa 45 minuti. Nessun danno, ma lievi variazioni del livello marino possono essere pericolose per chi si trova vicino la riva.
Secondo Paolo Messina, Direttore dell’Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria del CNR, il terremoto di oggi in Grecia è stato intenso ma fortunatamente non ha provocato grandi conseguenze, ma è da considerarsi un campanello d'allarme da non sottovalutare per il rischio tsunami per le coste italiane.
Registrati danni lievi nel porto di Zante
La scossa ha creato grandi fessure nel porto di Zante, ma le autorità locali hanno detto che le operazioni continueranno senza interruzioni. "Non abbiamo alcun problema particolare", ha detto il sindaco di Zante, Pavlos Kolokotsas, all'emittente statale greca ERT. "Danni estesi sono stati evitati perché Zante è in una zona altamente sismica e negli ultimi anni sono stati adottate regole di protezione sismica nelle costruzioni" ha detto Efthymios Lekkas, capo dell'Organizzazione greca di Pianificazione e Protezione dai terremoti.
Sono stati segnalati gravi danni al monastero medievale di Strofades su una piccola isola vicino all'epicentro del sisma, ma i rapporti che parlano della sua distruzione non sono stati confermati. Le immagini pubblicate sui social media greci hanno però mostrato danni ingenti alla torre del monastero.
La grande paura dei residenti
Immediatamente dopo la scossa gli abitanti di Zante e della città di Patrasso hanno abbandonato le proprie case per paura di crolli, ma fortunatamente i danni sono stati lievi.
"Andava tutto su e giù: il tavolo, l'armadio ed i letti si spostavano e tutti gli oggetti sono caduti a terra. Anche l'acqua della piscina ondeggiava. Sembrava non finire mai, la sensazione è che fosse durata cinque minuti, ma realisticamente erano passati solo 10 secondi". Questa la testimonianza di Joanna Jones, una turista inglese di Liverpool ospite in un hotel ad Alykanas, nel nord dell'isola.