Desirée M., sedicenne di Cisterna di Latina, sarebbe deceduta a causa della droga, forse per un'overdose. Tuttavia la sua morte, al momento, è ancora un vero e proprio giallo. La ragazzina, infatti, è stata trovata in un cantiere abbandonato di Roma, ma non è chiaro come, e soprattutto perché sia arrivata nella Capitale.

La liceale aveva detto ai genitori che avrebbe trascorso la notte da un'amica: si ipotizza che volesse recuperare un tablet che le era stato rubato.

La tragedia

Desirée ha lasciato la sua abitazione di Cisterna giovedì 18 ottobre: aveva detto ai suoi che avrebbe dormito da un'amica e invece - per motivi tutt'ora poco chiari - è arrivata fino a Roma e si è spinta fino in via dei Lucani, nel quartiere San Lorenzo.

Giunta in zona, si sarebbe addentrata in un cantiere abbandonato, nei pressi di uno stabile che - almeno sulla carta - sarebbe dovuto diventare un complesso residenziale con diversi studi di design ma che, in realtà, si è trasformato in un covo di spacciatori e in un rifugio per i senzatetto.

Lì, in quella terra di nessuno, Desirée sarebbe morta nella notte del 19 ottobre in seguito ad un arresto cardiocircolatorio, causato forse da un abuso di sostanze stupefacenti. Venerdì, intorno alle 3, qualcuno da un telefono pubblico ha avvertito il 118, ma quando l'ambulanza è arrivata sul posto, i soccorritori hanno trovato il cancello chiuso da un pesante lucchetto, e sono stati costretti ad attendere l'intervento dei Vigili del Fuoco.

Quando gli operatori hanno raggiunto la ragazza era ormai troppo tardi, infatti hanno potuto solo constatarne la morte.

Il giallo del tablet e l'autopsia

Diverse persone, nel rione San Lorenzo, hanno affermato che l'intento della liceale fosse quello di rientrare in possesso di un tablet che le era stato rubato. Gli inquirenti sono in attesa dei risultati dell'autopsia e stanno mantenendo il massimo riserbo sull'indagine.

Anche il pool antiviolenza della procura sta aspettando una relazione da parte degli investigatori, al fine di prendere adeguate iniziative.

Il sospetto - che dovrà essere confermato o meno dalle analisi del medico legale - è quello di una morte per overdose. Ma rimangono ancora tanti i punti da chiarire.

In un primo momento, Desirée era stata descritta come una donna di 25-30 anni e, inizialmente, tutti avevano pensato ad una sbandata, probabilmente ad una tossicodipendente che viveva per strada o in uno dei tanti palazzi occupati della Capitale.

Invece la giovane una casa ed una famiglia ce l'aveva eccome: frequentava il liceo, era molto conosciuta e ben voluta a Cisterna e, a quanto pare, non aveva problemi di droga. Viveva con la madre, dipendente pubblica, e sebbene ultimamente fosse un po' più irrequieta del solito, non si era mai messa nei guai.