E' avvenuta la scorsa notte la vicenda che riguarda il 57enne Fredy Pacini, il gommista che a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, ha freddato un ladro nella sua azienda. Pacini ha sparato vari colpi di pistola alla coscia e alla gamba di un 29enne moldavo, che stava tentando di trafugare oggetti con un complice. I due avevano infranto una vetrata con un piccone, poi ritrovato dai carabinieri. Pacini, ora indagato per eccesso di legittima difesa, aveva dichiarato a diverse emittenti, lo scorso marzo, di trascorrere tutte le notti, da ben quattro anni nella sua azienda.

Andava a dormire vestito

Freddy Pacini, gommista toscano, aveva confessato ai microfoni del Tgcom24 di andare a dormire vestito. Come mai? Perché ogni notte, negli ultimi quattro anni, l'aveva passata nel suo capannone, a Monte San Savino. Ogni sera si gettava sul letto, con il cuore che iniziava a battere rapidamente quando udiva un minimo rumore. Nelle ultime ore Fredy ha sparato d'istinto, due colpi alle gambe, per difendersi da quel ladro moldavo, Vitalie Tonjoc. I colpi forse hanno lesionato l'arteria femorale: lo straniero ha tentato la fuga ma, a un certo punto, si è accasciato. Sul posto sono arrivati tempestivamente i soccorritori, che però non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita.

Ora gli investigatori stanno cercando il complice e per raggiungere tale obiettivo monitorano le telecamere di sicurezza.

Fredy Pacini era esasperato

Il complice del moldavo ucciso da Fredy Pacini è riuscito a dileguarsi. Il titolare della ditta, dopo aver sparato, ha chiamato immediatamente i carabinieri: attualmente non è in stato di fermo ma è indagato per eccesso di legittima difesa.

Tempo fa l'imprenditore aveva denunciato le difficili condizioni in cui era costretto a vivere. "Non faccio le vacanze perché non le farei in modo tranquillo e rilassato come dovrebbero essere le vacanze", aveva dichiarato Pacini, aggiungendo che dormiva nella sua attività per difendere il frutto dei suoi sacrifici. Adesso l'avvocato Alessandra Cheli, legale del gommista, sottolinea che l'atteggiamento del suo assistito configura la legittima difesa, visto che aveva subito 38 furti ed era stressato.

Lo scorso marzo, ai microfoni dell'emittente locale Teletruria, l'imprenditore aveva evidenziato che gli allarmi servono a poco, in quanto i ladri, nel giro di un minuto e mezzo, al massimo due, sono in grado di portarsi via tutto.