Il tema della legittima difesa resta sempre caldo, soprattutto dopo quanto successo la scorsa notte a Monte San Savino, in provincia di Arezzo, dove un gommista di 57 anni, Fredy Pacini, ha sparato ai ladri sorpresi a rubare nella sua azienda. Uno dei due, un cittadino moldavo, è rimasto ucciso. L’altro per il momento è riuscito a scappare. Il gommista risulta ora indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Insorge la Lega che con Matteo Salvini promette una immediata riforma della legge perché, questo lo slogan leghista, la difesa nella propria abitazione o nella propria azienda, deve essere sempre legittima.
Esprime la sua opinione in proposito anche Giulia Bongiorno, ministro della Pubblica Amministrazione in quota Carroccio, la quale ammette candidamente che, se si trovasse di fronte un ladro in casa e fosse armata di pistola, non esiterebbe a fare fuoco.
La reazione della Bongiorno ai fatti di Arezzo
Il tragico fatto di cronaca avvenuto in Toscana ha riacceso la miccia della polemica politica sulla riforma della legge che regola la legittima difesa (articolo 52 codice penale) e l’eccesso, colposo o doloso, della stessa (articolo 55 codice penale). Intervistata da Massimo Giannini durante la trasmissione Circo Massimo, in onda tutte le mattine su Radio Capital, Giulia bongiorno non si è certo fatta pregare per dire la sua.
“Chiunque entri in casa altrui per violentare o uccidere ne accetta le conseguenze”, ha scandito a chiare lettere l’ex avvocato di Giulio Andreotti. Secondo la Bongiorno, poi, “la tutela dell'aggredito” dovrebbe sempre prevalere “su quella dell'aggressore”. Con la normativa attuale, spiega, prima di reagire “bisogna verificare cosa fa l’aggressore” e anche se la minaccia sia “imminente”.
Ma - sbotta la pasionaria leghista - se di notte sento dei passi io non me la sento di fare Sherlock Holmes. Se ho una pistola e vedo qualcuno che cammina nella notte dentro casa mia, io sparo”
Le promesse di Salvini e la proposta della Lega
Dal suo profilo Facebook, invece, il ministro dell’Interno ha promesso che presto partirà in parlamento l’iter di una nuova legge sulla materia.
Salvini si schiera apertamente dalla parte del gommista aretino, e di tutte quelle persone costrette a subire lo stesso calvario, perché le persone aggredite, a suo modo di vedere, sono legittimate a reagire in qualsiasi modo se qualcuno si introduce nella loro proprietà con intenzioni criminose. A questo proposito, va in direzione di una ‘difesa sempre legittima’ la proposta di legge leghista, a firma Nicola Molteni, che intende modificare l’articolo 52 del cp e che recita così: ‘Si considera che abbia agito per difesa legittima colui che compie un atto per respingere l'ingresso o l'intrusione mediante effrazione o contro la volontà del proprietario o di chi ha la legittima disponibilità dell'immobile, con violenza o minaccia di uso di armi da parte di una o più persone, con violazione del domicilio , ovvero in ogni altro luogo ove sia esercitata un'attività commerciale, professionale o imprenditoriale’.