Applausi, grida di solidarietà e incoraggiamenti. Al suo ritorno alla sede della 'Pacini Gomme', amici e conoscenti lo hanno acclamato. Fredy Pacini, 59 anni, stanotte ha ucciso un ladro sparandogli con la sua pistola.

Il malvivente si era introdotto all'interno della sua azienda, officina e rivendita che si trova nella zona industriale di Monte San Savino, in provincia di Arezzo. Ora è indagato per eccesso di legittima difesa. Con lui si è schierato il ministro dell'Interno, Matteo Salvini che l'ha chiamato.

Arezzo, uccide un ladro scoperto in officina

Tutto è accaduto intorno alle 4 di questa mattina. Fredy Pacini stanotte stava dormendo nel capannone della sua azienda come accade ormai tutte le sere da quattro anni a questa parte dopo aver subito 38 furti. Movimenti e rumori sospetti l'hanno destato e si è alzato dal giaciglio ricavato da una stanza del secondo piano del capannone industriale dove vende pneumatici e biciclette.

Aveva sentito bene Fredy Pacini, abituato a stare allerta e a concedersi una sorta di dormiveglia, mai un sonno profondo dopo tante incursioni nella sua proprietà: due ladri, si erano introdotti nei locali dell'azienda sfondando un vetro. Fredy Pacini è sceso al piano di sotto e armato di una Glock semiautomatica da tiro a segno, ha sparato a uno di loro, poi risultato essere Vitalie Tonjoc, moldavo di 29 anni.

Dei cinque colpi esplosi, tre sono finiti contro un muro, due sono andati a segno e hanno raggiunto il moldavo mentre fuggiva nel cortile dell'azienda. I proiettili l'hanno colpito a un ginocchio e a una coscia recidendogli l'arteria femorale. Il moldavo, in Italia dallo scorso settembre, è rimasto a terra ed è morto dissanguato.

Il suo complice, invece, è riuscito a scappare ed è ricercato dalle forze dell'ordine. Subito dopo Pacini ha telefonato ai carabinieri: in una seconda chiamata ha chiesto anche l'intervento del 118, risultato inutile. Non è noto quanto tempo sia trascorso tra la prima e la seconda chiamata.

Ladro ucciso in azienda, le indagini e il 'tifo' degli amici

L'imprenditore di Monte San Savino è ora indagato per eccesso di legittima difesa. Dopo l'arrivo dei militari e del magistrato sul posto, è stato ascoltato dal pm di turno Andrea Clausani. Pacini ha ricostruito l'accaduto e ha detto di aver sparato d'istinto con la pistola regolarmente detenuta.

Al suo rientro in azienda oggi intorno alla mezza, è stato accolto da un capannello di persone, amici e conoscenti che tra fragorosi applausi ripetevano urlando: "Bravo Feddy, bravo Freddy!". Qualcuno ha fatto anche di più e sul cancello della ditta ha affisso uno striscione con la scritta: '#Io sto con Fredy'. "Ladifesa è sempre legittima", hanno detto in tanti.

I carabinieri hanno sequestrato un piccone che i banditi hanno usato per sfondare il vetro dell'ingresso e l'arma con cui Pacini ha sparato. Forse le telecamere di zona hanno ripreso l'auto ora ricercata su cui sono arrivati sul posto i due malviventi.

Fredy Pacini, solidarietà di Matteo Salvini

"Sto con lui", ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini che l'ha chiamato, ma Pacini non ce l'ha fatta a parlare e l'ha fatto per lui il suo legale, Alessandra Cheli. Salvini ha precisato che sta dalla parte di chi si difenda, di chi subisca un'aggressione in casa o al lavoro perché ciò legittima l'aggredito a difendere sé e la sua famiglia.

Il ministro ha detto anche che dopo il decreto sicurezza, giunto quasi al traguardo nell'iter legislativo, arriverà in Parlamento la nuova legge sulla legittima difesa.

Anche la ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Buongiorno si è schierata dalla parte del commerciante e ha detto che "chi entra in casa altrui accetta le conseguenze”. E così la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

Pacini era stato ospite di trasmissioni televisive quali 'Mattino Cinque' in cui aveva raccontato che dal 2014 dorme in azienda per tutelare i suoi beni dopo innumerevoli raid subiti. Ha fatto questa scelta perché ritiene che gli allarmi servano, ma da soli non bastino. Forse i ladri si volevano appropriare delle costose bici da corsa di cui Pacini è rivenditore autorizzato.