Un'altra di quelle notizie che, senza dubbio, non farà stare tranquilli nessuno, riguarda le nuove nascite nel nostro Paese. Secondo quanto affermato i medici pediatri, ben venticinquemila bambini all'anno nascono con la Fas, meglio nota come la sindrome feto-alcolica, una delle patologie più pericolose per il feto causata dall'eccessivo consumo di alcol in gravidanza. Sul nostro territorio, infatti, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino che cita lo studio condotto dalla Confederazione italiana pediatri del Lazio, una mamma su sessantasette che beve bevande alcoliche durante la gravidanza, metterà al mondo un bambino con questa patologia.

Facendo una media, il 10% delle donne nel periodo della gravidanza assume sostanze alcoliche, mentre in Italia si arriva addirittura al 50%.

Venticinquemila bambini affetti dalla Fas: le dichiarazioni della pediatra Graziani

Come spiegato da uno dei pediatri coinvolti nella ricerca, Maria Pia Graziani, il feto non riesce a metabolizzare l'alcol e proprio per questa ragione si possono formare patologie congenite molto rilevanti, così come disfunzioni che possono avere ripercussioni sulla vita del nascituro per sempre. Per il medico in questione, visti i numeri abbastanza allarmanti emersi dalla ricerca, è necessario intervenire e informare le famiglie sulla pericolosità oltre che formare continuamente i medici, che giocano un ruolo fondamentale nella prevenzione e nell'eventuale cura.

Proprio per queste ragioni, è necessario far capire quanto sia grande la rilevanza sociale delle malattie legate all'alcol che, comunque, sono facilmente prevenibili.

Per quanto riguarda la sindrome feto-alcolica, questa si può manifestare attraverso delle disfunzioni morfologiche, problemi di attenzione, comportamentali o apprendimento e iperattività, fino ad arrivare, purtroppo, a patologie mentali molto serie.

Nonostante questi importanti rischi, si tratta di una malattia che non è ancora stata pubblicizzata a dovere. La pediatra ha concluso il suo discorso dicendo che si potrebbe modificare questa tendenza e che quei numeri preoccupanti potrebbero diminuire grazie ad una conoscenza maggiore della malattia e ad un'organizzazione migliore delle figure professionali implicate in questa patologia. Così facendo, migliaia di neonati potrebbero venire al mondo in maniera sana e senza riportare danni provocati dall'alcol.