Una vicenda assurda arriva dalla città di Livigno, in provincia di Sondrio. Ne dà notizia il quotidiano Il Giorno, che ha seguito la vicenda. Secondo quanto si apprende dai media nazionali, i quali hanno ripreso la notizia, un bambino di soli 5 anni è stato lasciato da solo in casa ogni giorno e per diverso tempo. A fare da compagnia al bambino dieci cani di grossa taglia, precisamente dieci pastori bernesi. Si tratta di una razza canina appartenente ai bovari svizzeri e originaria proprio delle Prealpi bernesi, dove ha sede appunto la città omonima, Berna, capitale della Svizzera.

Precisiamo che si tratta di una razza non pericolosa, in quanto il carattere di questo cane, seppur le sue dimensioni sono notevoli, è assolutamente pacifico e giocoso, soprattutto con i bambini. Diffidente verso gli estranei, si affeziona molto ai suoi padroni. Da questo scaturiva probabilmente la sicurezza dei genitori del bambino, che era lasciato da solo con gli animali in casa.

Indagini in corso, genitori rischiano di perdere la patria potestà

Purtroppo però questi ultimi di tanto in tanto hanno, come tutti gli animali domestici, bisogno di uscire proprio per espletare le loro funzioni fisiologiche e non. Il bimbo è stato trovato dai Carabinieri forestali di Bormio e dai medici del dipartimento Veterinario dell'Ats montagna, da solo nell'abitazione di famiglia.

Durante il sopralluogo è emerso come la casa fosse piena di escrementi lasciati dagli animali, che invadevano addirittura la stanza del bambino. Subito è partita la segnalazione ai servizi sociali.

Il fatto di cronaca ha scosso, e non poco, la ricca cittadina di Livigno. Secondo quanto emerso dalle indagini pare che i genitori lavorino per un noto negozio del paese.

Le autorità sanitarie della Valtellina hanno immediatamente dichiarato la casa inagibile, a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie riscontrate durante il blitz. Tale decisione è stata presa dal magistrato di turno del Tribunale per i minori di Milano, a cui è stato affidato il caso. Il piccolo non frequentava neanche l'asilo.

I genitori, anch'essi bisognosi di aiuto, dovranno attenersi alle decisioni che i giudici riterranno opportuno prendere nei loro confronti, la situazione per gli stessi è delicata: rischiano infatti di perdere la patria potestà. Il piccolo è stato intanto affidato ai servizi sociali e trasferito in una struttura ricettiva accogliente dove gli è stata assegnata una stanza pulita e calda, con qualche giocattolo. Inoltre, secondo le indagini degli agenti, molte persone sapevano delle condizioni in cui viveva il bimbo.

A Livigno altri casi del genere

Secondo quanto riporta Il Giorno, pochi anni fa, sempre nella cittadina della Valtellina, furono scoperti una decina di lavoratori extracomunitari che erano costretti a vivere in condizioni disumane. Questi ultimi vivevano al freddo e in pessime condizioni; una situazione quest'ultima che è stata definita simile a quella delle topaie.