La procura della Repubblica di Siracusa, in Sicilia, ha emesso in questi giorni un avviso di conclusione di indagini a carico di Francesco Ferrari, un agente di Polizia dello stato di 45 anni, in servizio presso il commissariato della città. L'uomo è stato accusato di avere ucciso la moglie, Licia Gioia, un maresciallo dei carabinieri a colpi di pistola il 28 febbraio 2017 scorso. La donna è stata trovata morta all'interno dell'abitazione coniugale.
L'efferato omicidio
L'omicidio di Licia Gioia, un sottufficiale dei carabinieri di 31 anni in servizio presso la città siciliana di Siracusa e con un passato da ex giocatrice di basket professionista è avvenuto il 28 febbraio 2017, all'interno di una villetta situata nei pressi della città.
La donna viveva con il marito, Francesco Ferrari, un poliziotto di 45 anni, in servizio presso la questura del capoluogo di provincia siculo, e il figlio di 15 anni. Mentre il minorenne si trovava al piano superiore della casa coniugale, forse in seguito ad una lite, dalla pistola di ordinanza della donna erano stati esplosi due colpi. Uno aveva ferito mortalmente la vittima alla testa. Il maresciallo si era accasciata per terra morendo quasi sul colpo. Il decesso della malcapitata era avvenuto intorno alle 00.30 ma il consorte della militare aveva allertato i sanitari del 118 solo venti minuti più tardi. L'uomo, interrogato dagli inquirenti preposti al caso, non aveva saputo dare una spiegazione esaustiva sulla vicenda e su quei minuti di buco intercorsi tra l'omicidio e l'arrivo dei soccorsi.
Anzi, secondo la ricostruzione dei investigatori, il presunto colpevole, dopo il fatto, aveva telefonato prima alla ex moglie e poi ad una collega.
L'ipotesi del suicidio
In un primo momento però, sentendo la versione del presunto omicida, gli investigatori avevano ipotizzato l'istigazione al suicidio e poi l'omicidio colposo.
Cioè, al termine di una lite con il marito la donna avrebbe tentato il suicidio. Il marito, probabilmente, era intervenuto per bloccare il folle gesto, e inavvertitamente però erano partiti ugualmente due colpi di arma da fuoco.
La svolta nelle indagini
Nei mesi successivi all'illecito avvenuto, Francesco Ferrari ha comunque avuto un comportamento ambiguo sulla vicenda.
Non ha voluto partecipare ai funerali della moglie e si è anche trasferito presso l'appartamento dell'attuale compagna. In seguito poi alla perizia medico legale sul cadavere ordinata dal tribunale di Siracusa, che ha stabilito una responsabilità dell'uomo nella vicenda, la Procura della città ha accusato formalmente l'agente di polizia per omicidio, ipotizzando che il delitto sia avvenuto in seguito ad una lite per gelosia.