I carabinieri dell'aliquota Radiomobile di Barcellona Pozzo di Gotto hanno arrestato questa mattina all'alba 4 persone. G.S di 28 anni, B.C di 33, C.G.F di 35, e B.A di 20 anni sono stati fermati per estorsione aggravata in concorso. I quattro uomini sono stati accusati di avere picchiato Pietro Carbone, titolare del locale della movida messinese "Perditempo" per non pagare il conto delle consumazioni effettuate. I primi tre sono stati portati in carcere mentre per il quarto è stata disposta la misura cautelare ai domiciliari. I militari dell'arma hanno eseguito il provvedimento restrittivo della libertà personale a carico degli indagati su richiesta del sostituto Procuratore della Repubblica Rita Barbieri al termine di una delicata indagine.
L'aggressione e il selfie
La brutale aggressione di Pietro Carbone, titolare di un locale della movida messinese( il "Perditempo") e avvenuta nel novembre scorso proprio all'interno del luogo di ritrovo sito in via Longo, nella zona dell'ex Pescheria a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina. Il commerciante, infatti, la sera del 9 novembre ha chiesto il pagamento delle consumazioni a 4 avventori che avevano ordinato diverse bevande per un costo complessivo di circa 60 euro. Invece di regolare il conto i quattro uomini hanno cominciato ad inveire contro i lavoranti del club e, non contenti di ciò, hanno letteralmente trascinato la vittima all'esterno del locale e lo hanno aggredito a calci e pugni.
Gli uomini si sono scagliati anche contro la porta dell'esercizio commerciale e hanno proferito diverse minacce. Poi hanno sferrato uno schiaffo al volto del malcapitato tenendo nel palmo della mano una banconota di 20 euro per sfregio. Dopo avere effettuato il loro raid punitivo hanno preso il cellulare e si sono immortalati con un selfie orgogliosi della loro impresa.
L'arresto
I carabinieri della locale stazione di Barcellona Pozzo di Gotto hanno iniziato le indagini sulla vicenda grazie ad una segnalazione. I militari dell'arma, dopo avere acquisito le testimonianze degli impiegati del gestore, hanno identificato i trasgressori e li hanno arrestati per estorsione aggravata in concorso. Tre di loro sono stati tradotti presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto mentre il quarto è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Durante la perquisizione effettuata in casa di uno dei quattro indagati gli inquirenti hanno rinvenuto 74 munizioni di arma da fuoco detenute illegalmente, l'uomo è stato denunciato anche per questo.