Una recita natalizia considerata 'sui generis' sta creando a Napoli un vero e proprio polverone. Alla suola elementare Edmondo De Amicis di Chiaia, popoloso quartiere partenopeo, è stata inserita 'Bella ciao' tra le canzoni della recita natalizia che gli alunni offriranno, come da tradizione, a genitori e familiari. La celeberrima canzone, divenuta inno delle lotte partigiane della seconda guerra mondiale, sarebbe stata inclusa tra i canti della recita poiché la rappresentazione avrà come argomento centrale non i classici temi sul Natale, ma la Costituzione Repubblicana.
Le proteste di una parte dei genitori dopo aver scoperto la notizia
Le proteste di una parte dei genitori sono partite a seguito della denuncia, con un post sul suo profilo Facebook, del padre di un'alunna. Paolo Santarelli, neurologo, noto per essere a capo di un comitato civico del quartiere, ha raccontato di aver appreso per caso che tra le canzoni previste dalla recita vi fosse anche 'Bella ciao'. Tutto è nato ascoltando la sua bimba canticchiare in casa il celebre inno partigiano: l'uomo ha chiesto alla figlia come facesse a conoscere il motivetto. La risposta della bambina gli ha quindi consentito di scoprire il programma della recita prevista in coincidenza dell'inizio delle tradizionali vacanze natalizie.
Forse una forzatura da parte della scuola per non offendere i bambini delle altre religioni
Il medico napoletano si è quindi scagliato in una vera e propria invettiva contro la direzione scolastica della De Amicis. Prima ha espresso sospetti che la recita con un tema differente da quello natalizio fosse l'ennesima soluzione buonista adottata al fine di non turbare la sensibilità dei bambini e delle famiglie di altre religioni, a cominciare da quella islamica.
Poi si è scagliato contro 'Bella ciao', da lui definita alla stregua di un inno diseducativo. Secondo l'uomo il popolare canto partigiano evocherebbe uno dei momenti più bui della storia italica e rappresenterebbe un movimento, quello della Resistenza, composto da vigliacchi senza una vera patria che colpivano alle spalle i veri soldati italiani.
L'uomo ha posto le sue obiezioni su di un tema importante, quello del Natale, con esternazioni di parte e sicuramente discutibili ed esecrabili, ma in molti hanno sostenuto la sua protesta per difendere la magia e l'atmosfera delle classiche recite natalizie, nella convinzione che trasmettano valori condivisibili anche da chi proviene da culture differenti.