Una terribile storia arriva dal Regno Unito, dove un giovane di 17 anni, Doulton Phillips, e la sua compagna, Alannah Skinner, 19 anni, sono stati condannati per la morte del figlio neonato avvenuta lo scorso 10 febbraio. Quella sera la coppia tornò da una serata 'in allegria', quando in preda ad un raptus di follia, sotto effetto di alcool o droghe, il padre prese il piccolo Reggie mordendolo con violenza al naso. Poi lo ha scaraventato contro il muro, il bambino è morto sul colpo. Ad assistere alla scena c'era anche la sua compagna, la quale però, nella circostanza, non ha chiamato la polizia.

La stessa ha poi dichiarato di aver agito così perché non voleva perdere né suo figlio, che ormai era già deceduro, e neanche il suo compagno. Il 20 dicembre per entrambi è arrivata la condanna definitiva. Lui è stato condannato per omicidio, lei invece è per negligenza ed omissione di soccorso.

L'uomo era sotto l'effetto di droga ed alcool

Come già anticipato, la sera del delitto la coppia era appena tornata da una festa. Nel bel mezzo di un raptus di follia, l'uomo ha compiuto l'insano gesto. Secondo quanto si apprende dal quotidiano britannico The Sun che ha riportato la vicenda, i soccorsi sono arrivati nelle prime ore del 10 febbraio, pare che le urla del bambino siano state sentite anche da alcuni vicini.

Da quanto constatato in fase d'indagine, sembra che Phillips abbia agito sotto l'influsso di alcool e sostanze stupefacenti, in particolare ecstasy. Questo ovviamente ha contribuito ad aggravare la sua posizione, già di per sé senza alcuna attenuante alla luce di un crimine così agghiacciante. Il giovane dovrà scontare il resto della sua vita dietro le sbarre.

Pare che l'omicida abbia detto ad un amico "cosa ho fatto?", almeno questo si apprende dal Sun che cita le parole che il ragazzo avrebbe confidato al procuratore.

C'era stato il divieto di pubblicare le generalità dei genitori

Vista la delicatezza della vicenda, le generalità dei due giovani genitori sono state tenute sotto il massimo riserbo da parte dell'autorità giudiziaria britannica, almeno fino alla condanna definitiva.

L'incredibile tragedia ha sconvolto l'opinione pubblica del Regno Unito, ma gli stessi imputati in Tribunale sono apparsi letteralmente devastati. Hanno tolto la vita al proprio figlio di poco più di un mese d'età, lui trascorrerà il resto della vita in una struttura carceraria. Seppur non abbia partecipato direttamente al delitto, è altrettanto colpevole la madre che non ha potuto o voluto fermare la follia del compagno e, oltretutto, non lo ha denunciato nel momento in cui è stata consapevole della morte del bimbo.