In una recente puntata del noto programma Rai 'Chi l'ha visto?' Emily De Cesare si è occupata del caso di scomparsa di Mattia Mingarelli (30 anni). Il giovane è sparito dalle montagne di Valmalenco in provincia di Sondrio. Come ha spiegato l'inviato di 'Chi l'ha visto?' Paolo Andriolo, quella del Mingarelli è una scomparsa misteriosa proprio per le modalità. Infatti, inizialmente si pensava che Mattia fosse un escursionista che si era perso presso i boschi di Chiesa in Valmalenco (una località di montagna) ma in realtà le cose starebbero diversamente e le dinamiche della sparizione del ragazzo fanno davvero preoccupare.

Mattia Mingarelli: le dinamiche della scomparsa

Lo scorso 7 dicembre, poco prima del ponte dell'Immacolata Concezione, Mattia Mingarelli, 30enne residente ad Albavilla (Como) è partito con l'automobile, dirigendosi presso una casa di montagna che è solito affittare tutti gli anni assieme alla famiglia. Mattia era da solo, in compagnia esclusivamente del suo cane. Arrivato presso la frazione di San Giuseppe a 1700 metri sopra Chiesa in Valmalenco, il giovane ha lasciato le borse che portava con sé in casa, andando in seguito a pranzare presso un ristorante.

Mattia conosce tutti in quella località e dopo aver consumato il pranzo ha affermato che sarebbe tornato lì anche per cena. Dopo di ciò, Mattia ha fatto sicuramente una passeggiata con il suo cane, in quanto ha postato una foto su Instagram intorno alle ore 16:00 e poi si è fermato presso il rifugio Ai Barchi.

Proprio qui si sono perse definitivamente le sue tracce.

L'angoscia dei familiari

I familiari di Mattia Mingarelli stanno vivendo una situazione molto più grande di loro e comprensibilmente insopportabile. L'avvocato Amato (legale della famiglia Mingarelli) ha dichiarato che i suoi clienti escludono categoricamente l'ipotesi che Mattia si sia suicidato, così come che il giovane abbia pensato di allontanarsi di sua volontà.

I familiari del 30enne si trovano oramai da una settimana nella zona in cui il ragazzo è stato visto per l'ultima volta.

Sembra che i familiari di Mattia non si aspettino reali risultati dalle ricerche nei pressi delle zone boschive. Come afferma un recente articolo del Giorno, è probabile che i parenti dell'uomo si siano fatti una minima idea riguardo la sua scomparsa.

Se escludiamo le ipotesi di suicidio e di allontanamento volontario, potremmo supporre che Mattia sia stato portato lontano dalla baita da qualcuno in auto con l'inganno o contro la sua volontà. Le indagini proseguono.