Un autobus partito da Genova e diretto verso Düsseldorf, dopo una sosta a Milano, ha colpito un muro vicino Zurigo, in Svizzera, poco prima delle 4:15 del 16 dicembre, causando una sciagura. Nell'incidente è morta una donna italiana di 37 anni; mentre i due autisti, uno di 57 anni, l'altro di 61 e 41 passeggeri, sono rimasti feriti, di cui tre in modo grave.

Il pullman era di proprietà di FlixBus, l'azienda di autobus extra urbani, fondata nel 2011 a Monaco di Baviera da Daniel Krauss, Jochen Engert e André Schwämmlein, che collabora con compagnie di autobus regionali e che esegue prestazioni di trasporto a basso costo in tutta Europa.

Ad agosto, un altro pullman della stessa compagnia era finito in un fossato al margine dell'autostrada tedesca A19 vicino a Linstow, dove 16 persone erano rimaste ferite.

I passeggeri a bordo del FlixBus

La donna che è morta nella disgrazia si chiamava Nicoletta Nardoni e viveva a Mozzate, nel Comasco, era sposata e mamma di due bambini piccoli; purtroppo si trovava sull'autobus diretta a Zurigo, per andare a trovare un suo parente e avrebbe compiuto 37 anni proprio oggi, il 17 dicembre. La nazionalità di alcuni passeggeri rimasti feriti rimane ancora sconosciuta; le persone a bordo erano 51 in totale: di cui 16 erano italiani, due albanesi, due colombiani, un tedesco, uno svizzero, un rumeno, un giordano, un bosniaco, un ganese, due nigeriani, una persona del Benin e sei russi.

Il viaggio doveva durare sedici ore e il pullman montava regolarmente le gomme da neve.

Le cause dell'incidente

Il motivo dell'incidente è ancora da accertare; probabilmente il conducente ha sbandato, perdendo il controllo del bus, prima di colpire il muro a causa delle condizioni avverse della strada. Secondo la radio svizzera italiana, infatti, i meteorologi avevano avvisato gli automobilisti del rischio causato dal ghiaccio sulle strade e aveva sconsigliato di mettersi in viaggio se non in casi necessari, dopo che aveva nevicato per tutta la mattina.

Una volta arrivati sul posto, i soccorsi hanno agito con meticolosità e senza fretta perché molti dei passeggeri erano rimasti incastrati nelle lamiere. Tuttora i feriti si trovano in sette ospedali diversi della zona e alcuni di loro sarebbero ancora in pericolo di vita. Subito dopo la tragedia, un portavoce dell'azienda tedesca ha espresso solidarietà alle persone interessate nell'incidente, agli autisti e ai relativi parenti e amici. Le indagini della Polizia stradale Svizzera sono attualmente in corso.