Una vera e propria tragedia quella che si è verificata nei giorni scorsi, e che riguarda la morte di una vittima innocente negli Stati Uniti d'America, precisamente nella piccola cittadina dello Stato del Kentucky. L'episodio si è verificato per mano di Amber Bowling, una donna di appena ventuno anni, originaria di Manchester, che si è resa protagonista dell'omicidio del suo bambino di appena tre giorni, mettendolo anche in un sacco della spazzatura e gettandolo sopra la ringhiera di una scalinata. Secondo quanto riferisce il quotidiano Il Messaggero, successivamente la donna ha deciso di confessare il suo assurdo gesto alle forze dell'ordine.
Il bambino, oramai senza vita, è stato ritrovato da alcuni vicini di casa che hanno subito allertato le forze di polizia.
'Non riuscivo a riposare perché piangeva continuamente': lo uccide e lo butta nella spazzatura
Stando a quanto riportato dal quotidiano in questione, la donna ha provato a giustificarsi dicendo che il suo bambino stava piangendo tanto e non smetteva più di fare rumore, impedendole così di riuscire a dormire. Il corpicino del piccolo di appena tre giorni, quindi, è stato nascosto in un sacco dell'immondizia nero e gettato via. È stato Paul Herd, un vicino di casa di Amber a ritrovare il sacco col corpicino del bimbo al suo interno. L'uomo ha spiegato che stava facendo rientro dal lavoro quando ha notato la busta muoversi lentamente.
Dopodiché l'uomo ha sentito un debole lamento e a quel punto si è avvicinato per prendere la busta, constatando la presenza del bimbo. A quel punto ha deciso di portarlo immediatamente dentro ed ha subito chiamato i soccorsi.
Nel momento in cui i medici sono arrivati sul posto, però, purtroppo era troppo tardi e hanno potuto soltanto constatare la sua morte.
Per il piccolo non c'era più niente da fare. Come spiegato dalle forze dell'ordine, il bimbo era rimasto in quella posizione per svariate ore e quindi quello gli avrebbe causato il decesso. Stando alle prime ricostruzioni sul corpo del neonato, sono state rintracciate varie fratture al cranio e alle costole, subendo anche un'emorragia cerebrale.
La donna è stata immediatamente arrestata e portata nella casa circondariale di Clay. Nessuno ancora adesso riesce a dare una spiegazione al folle gesto compiuto dalla donna, chiedendosi perché non abbia portato il piccolo in ospedale invece che ucciderlo. Si attendono ulteriori aggiornamenti.