Ci aveva provato già una settimana fa. Non si era fatta trovare in casa dai carabinieri durante un controllo e così per lei era scattato l’arresto. Aveva raccontato ai militari gli stenti in cui viveva quotidianamente ed il suo desiderio di finire in prigione. Ma il giudice nel processo per direttissima ne aveva nuovamente disposto i domiciliari. Protagonista di questa storia è una 44enne di Bologna, che da settembre stava scontando nella sua abitazione di San Giovanni in Persiceto una condanna a due anni per furto. La donna si è ripetuta lunedì scorso, questa volta presentandosi direttamente in caserma e chiedendo di essere arrestata per essere evasa dai domiciliari.

“Ho fame, non mangio da giorni, se mi rinchiudete in carcere potrò farlo” avrebbe spiegato agli increduli carabinieri.

L’arresto per evasione dai domiciliari e la decisione del giudice di aprire le porte del carcere alla donna

I militari si sono sentiti in dovere di prepararle un pasto caldo e di farle la spesa. Poi però hanno dovuto arrestarla per evasione, riaccompagnandola ai domiciliari. A quanto si è saputo, la donna vive da sola in casa e non è in grado di far fronte alle proprie esigenze di sostentamento, non disponendo dei mezzi economici necessari per procurarsi da mangiare.

Martedì mattina si è tenuto il processo per direttissima: questa volta il giudice ha ascoltato le richieste dell'imputata, facendola accompagnare in carcere alla Dozza.

Nel frattempo i carabinieri hanno pensato bene di segnalare il caso al Comune di San Giovanni in Persiceto, che ha prontamente attivato i servizi sociali; al momento non ce n’è bisogno, ma, nel caso in cui la 44enne venga nuovamente scarcerata, gli operatori si attiveranno per fornirle l’aiuto di cui ha bisogno.

La reazione del sindaco di San Giovanni in Persiceto

A tal riguardo è intervenuto il sindaco del paese, Lorenzo Pellegatti, che ha spiegato come fino a quel momento il caso della donna non fosse noto agli uffici comunali. Il primo cittadino ha fatto sapere che i responsabili dei servizi sociali stanno esaminando la questione per chiarire se esistano i requisiti affinché la 44enne possa usufruire degli aiuti.

Per questo si sono impegnati a valutare la storia della donna, pronti ad intervenire con tutti i mezzi a disposizione, nel caso sia confermata la situazione di emergenza. “Questa è una situazione particolare che dovrà essere valutata, ma comunque non potrà diventare un precedente” ha aggiunto il sindaco di San Giovanni in Persiceto.