La donna non riusciva più a sopportare la gelosia maniacale del suo compagno e, quindi, aveva deciso di lasciarlo. Così, ha preso le proprie cose e il suo cagnolino domestico e ha abbandonato la casa del fidanzato con il quale conviveva da tempo. Pochi minuti dopo, perà, la donna è stata brutalmente e violentemente aggredita dall'uomo che le ha messo al collo il guinzaglio del cane.

Il racconto dei fatti

La vicenda è avvenuta nella città di Napoli, precisamente nel quartiere di Chiaia (Gradoni di Chiaia), vero e proprio centro della vita partenopea.

L'aggressore è stato bloccato ed arrestato dagli agenti del comando della locale polizia municipale di Napoli. Dovrà rispondere dei reati penali di aggressione, percosse e lesioni personali. È stato condannato con formula per direttissima dal tribunale di Napoli ad 1 anno e 4 mesi di reclusione in carcere (pena sospesa con la cosiddetta 'condizionale'). All'arrivo delle forze dell'ordine la donna era stesa al suolo, a terra priva di sensi, svenuta per lo shock. Il suo ex compagno ha riferito ai tutori dell'ordine che la donna aveva subito un malore fisico, ma contro di lui hanno iniziato ad inveire alcuni passanti. Per evitare ulteriori conseguenze, l'aggressore è stato sottratto dall'ira della folla inferocita ed è stato condotto prima in un vicino esercizio commerciale, poi negli uffici del comando dei vigili urbani, dove è stato identificato.

La vittima e i soccorsi

La donna vittima della violenza è stata prontamente soccorsa dagli operatori del personale medico-sanitario del pronto soccorso 118 e condotta presso l'istituto ospedaliero 'Antonio Caldarelli' di Napoli, dove è stata curata e medicata: ha riportato numerosi traumi giudicati dai dottori guaribili con una prognosi di tre settimane.

Alle forze dell'ordine la donna ha riferito che il suo fidanzato era molto geloso e possessivo nei suoi confronti e che sempre più spesso la picchiava, reagendo in maniera violenta e aggressiva. Oltre alla condanna inflitta, su disposizione del sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli, l'autorità giudiziaria ha ordinato all'uomo il divieto di avvicinamento alla vittima.

Alessandra Clemente, assessore del Comune di Napoli con delega alla Polizia Locale, ha espresso soddisfazione e apprezzamento per l'operazione condotta dagli agenti municipali che sono riusciti con tempismo e professionalità ad evitare un epilogo della vicenda ulteriormente drammatico.