Il premier italiano Conte ha recentemente preso posizione in merito ai migranti a bordo della nave Ong Sea Watch; l'imbarcazione è attualmente ferma in acque maltesi ma il governo locale non vuole farla attraccare prima di aver trovato un accordo con altri Paesi europei. Salvini si è ovviamente soffermato sulla vicenda affermando che finché sarà ministro i "porti erano sono e rimarranno chiusi", ma Conte questa volta vorrebbe far sbarcare in Italia 15 famiglie tra cui donne, uomini e bambini.

Conte si dice pronto ad accogliere 15 famiglie

La linea leghista è chiara e non fa un passo indietro: l'Italia ha già accolto tanto e non è più intenzionata a proseguire, ora tocca ad altri Paesi europei, Malta compresa.

Palazzo Chigi però si è detto disponibile a far arrivare nel nostro Paese 15 famiglie: secondo il pensiero del premier una volta che Malta avrà fatto la sua parte anche l'Italia potrà fare la sua. La Valletta, però, sta tenendo i migranti in acqua senza farli sbarcare perché vuole costringere l'Europa a farsi carico non solo dei 49 a bordo ma anche degli altri 249 profughi sbarcati fino a Dicembre. "Non faremo la parte di Babbo Natale" ha enunciato il premier maltese Muscat, cedere allo sbarco dei migranti sarebbe come "creare un precedente" e questo Malta vuole evitarlo a tutti i costi. Avramopoulos, il commissario europeo per le migrazioni, nel frattempo ha preparato un piano per le redistribuzioni dei clandestini che ha già trovato l'ok da parte di diversi Paesi.

Il governo fa sapere, però, che l'Italia non entrerà comunque in campo per la redistribuzione degli altri 249 migranti: si occuperebbe solo di prendere una parte di coloro che ancora non sono sbarcati. Dietro le 15 famiglie che Conte vorrebbe in Italia ci sarebbero forti pressioni da parte della Germania che avrebbe imposto a Ue e Malta una condizione: "L'Italia deve fare la sua parte".

I motivi del "No" di Salvini

La linea di Salvini però è sempre quella e non è intenzionato a fare un passo indietro. Non solo perché fa parte del programma elettorale del suo partito ma anche per altri due motivi: in primis - stando al ministro Toninelli - la nave umanitaria ha mentito riguardo il salvataggio dicendo che l'imbarcazione stava affondando (cosa non vera), in secondo luogo non la si vuole dare vinta al governo di Malta. Quando la nave Diciotti arrivò al porto di Catania si verificò lo stesso caso che ora sta vivendo Malta: all'epoca solo l'Irlanda e l'Albania decisero di 'ripartirsi' i migranti.