E' una storia davvero triste quella di un giovane richiedente asilo, Jerry Prince, 25 anni e studente universitario di chimica. Secondo quanto riportato dalla stampa locale e nazionale, il ragazzo aveva avviato l'iter per ottenere un permesso di soggiorno temporaneo, in modo da poter completare i suoi studi e ottenere lo status di rifugiato. Secondo la comunità Migrantes di Coronata, il giovane, subito dopo aver saputo la notizia che il suo permesso non poteva essere accettato, si è sentito solo e abbandonato, per cui ha deciso di farla finita.

Lunedì scorso ha raggiunto la stazione di Tortona e si è gettato sotto ad un treno. A dare la notizia del decesso del migrante è stato Monsignor Giacomo Martino, che sui social ha inviato un messaggio ai suoi parrocchiani, informandoli che i funerali di Prince si terranno domani, venerdì 1 febbraio, nella chiesa dell'Annunziata di Genova. La vittima viveva nel centro per richiedenti asilo di Multedo.

La Cgil: 'Conseguenza di un decreto inumano'

Sulla vicenda non si sono fatte attendere le reazioni, in particolari quella della Cgil di Genova. Il sindacato infatti annuncia tutta la sua tristezza per questo brutto episodio, e dà la colpa al ddl Sicurezza e Immigrazione, varato dal ministro dell'Intero, Matteo Salvini, definendo il provvedimento del Governo "inumano".

Anche il sindacato sarà presente alle esequie di Prince, e non smetterà di contrastare il decreto, almeno così si apprende dalla testata giornalistica on-line ''Fan Page'', che cita le dichiarazioni dell'ente.

Monsignor Martino: 'Non voglio strumentalizzazioni'

Anche chi ha dato la notizia, ovvero Monsignor Martino, ha espresso il suo parare sulla vicenda.

Il religioso è ovviamente molto addolorato per quanto avvenuto, difatti tramite l'agenzia ''Ansa'', ha fatto sapere che il suo post era assolutamente privato, un semplice avviso per i parrocchiani. Per questo si augura che le sue parole, e soprattutto questo fatto di cronaca, non venga strumentalizzato per fare propaganda politica.

Era già laureato in chimica nel suo paese, e qui stava studiando per farsi riconoscere lo stesso titolo acquisito nel suo paese d'origine. Un giovane con tanti sogni, che parlava benissimo l'italiano ed era perfettamente integrato nella società. Attualmente, come fa sapere Monsignor Martino, ci sono in corso delle indagini giudiziarie per capire le circostanze del decesso del giovane, e stabilire eventuali responsabilità.