A pochissime ore dall'annuncio dell'approvazione del decreto legato a "quota 100" e al "reddito di cittadinanza", scoppia la protesta degli invalidi civili [VIDEO], illusi e poi delusi da promesse palesemente non mantenute.

Sul social network sono centinaia le richieste di delucidazione, ed altrettanti i commenti sotto ogni post, di invalidi indignati, pronti persino alla mobilitazione, delusi da parole e promesse alle quali avevano ciecamente creduto, ad un cambiamento che per l'ennesima volta non li vede coinvolti se non marginalmente.

Sulle pagine Facebook dell'associazione ANMIC (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), è apparso un messaggio che non dà molto spazio alle interpretazioni: si va verso una mobilitazione totale, una lotta in ogni sede in difesa degli ultimi, che evidentemente tornano utili solo in periodo elettorale.

ANMIC Direzione Nazionale, il comunicato stampa

'Questo reddito di cittadinanza - si legge nel comunicato - non migliora affatto la condizione dei disabili e le Pensioni di invalidità purtroppo non aumenteranno, siamo pronti alla mobilitazione. Dopo mesi di ripetute promesse sul nuovo reddito di cittadinanza, le misere pensioni di invalidità, ancora ferme a 285 euro al mese'.

Il comunicato stampa continua esponendo le ragioni della protesta, che già nei giorni scorsi è scoppiata a più riprese sui social network ma anche per le strade, ad opera di singole associazioni di categoria. In questi giorni invece si è estesa a livelli mai registrati prima in Italia, fatto che dovrebbe far riflettere non poco il governo.

Anche questo viene lamentato dai numerosi utenti che esprimono sul social network il proprio sdegno: il fatto che in tutti questi mesi i Ministri abbiano utilizzato i loro social network per mille motivi tranne che per dare spiegazioni e risposte ai tanti invalidi civili che a più riprese hanno tentato di attirare l'attenzione delle autorità competenti, speranzosi in una maggiore vicinanza istituzioni-popolo, così come è stato sostenuto più volte dal "governo del cambiamento".

Ancora la speranza non è perduta, il buon senso potrebbe prevalere sull'orgoglio e questo governo potrebbe decidere di modificare il decreto, offrendo a tutti i disabili un aumento magari inferiore di quello annunciato, ossia i famosi 780€, ma uguale per tutti e senza paletti burocratici posti al solo scopo di ridurre la platea dei possibili beneficiari, che però risultano realmente pochi in relazione agli attuali destinatari dell'assegno di invalidità, che sarebbe così destinato a rimanere bloccato alla cifra di 280€ mensili ritenuta troppo bassa dall'associazione.