Dopo mesi di promesse elettorali, alle quali molti milioni di Italiani hanno voluto credere, sembra svanire nel nulla l’impegno di aumentare la pensione di invalidità a 780,00 €, così come più volte era stato dichiarato dai Ministri Salvini e Di Maio. Ricordiamo infatti che oggi gli invalidi civili con percentuale di invalidità dal 75% a 99%, percepiscono un assegno di invalidità pari a circa 285,00 € per 13 mensilità.

La stessa somma è riservata a coloro che percepiscono una “pensione di inabilità”, ossia gli invalidi civili con percentuale pari al 100% ma non beneficiari di “indennità di accompagnamento” (la famosa legge 104).

Facendo una semplice operazione matematica, ossia 285,00 € X 13 (mesi) = 3705,00 € annui (la somma che lo stato versa ai disabili nel corso di un anno). Si evince che per ogni disabile lo Stato garantisce circa 10,00€ al giorno.

Una cifra evidentemente inadeguata a qualsiasi forma di autosostentamento, anche la più basilare, si ricordi che una pizza media, non troppo elaborata, ha un costo di circa 7,00 €, con i restanti 3,00 € il disabile dovrebbe pranzare, comprarsi altri beni di prima necessità ecc., il che risulta essere materialmente impossibile.

Sempre più dubbi

Le prime avvisaglie dell’ennesima promessa infranta si sono avute in data 08/01/2018, a seguito di un articolo firmato da ANSA che così titola: “Lega punta i piedi sul decreto per reddito, così non votiamo” – “Non ci sono soldi per disabili”.

Nell'articolo, dal titolo abbastanza chiaro e diretto, si rendono note le intenzioni del Ministro Salvini di non votare un Decreto che, così come formulato, non apporterebbe alcun beneficio ai veri ultimi, ossia ai disabili, agli invalidi civili che sarebbero vittime dell’ennesimo gioco di potere atto a strumentalizzare le loro difficili condizioni di salute a scopo puramente politico.

Già da alcuni giorni si discuteva della questione, noti blog esaminavano la bozza del decreto ponendo attenzione proprio all’assenza di qualsivoglia riferimento diretto a questo aumento delle Pensioni di invalidità civile in relazione all'instaurazione della pensione sociale. Molti invalidi italiani hanno tentato di comunicare, via Facebook, con i Ministri Di Maio, Fontana, e con lo stesso Salvini (che al momento appare l’unico interessato ai diritti di questa classe sociale).

Nessuno ha comunque degnato queste persone di una qualsivoglia risposta, né pubblica né privata.

Oggi apprendiamo anche che molte associazioni di categoria stanno iniziando a mobilitarsi, proprio a causa dell’inganno che sembrerebbe essere stato messo in atto e dell’assordante silenzio istituzionale. E il caso dell’Associazione Carrozzine Determinate, che hanno manifestato a Roma in favore dei quasi 80.000 disabili abruzzesi, e molte altre manifestazioni si preannunciano se dal governo non arriveranno risposte concrete.