Una nuova bufera si abbatte sul quotidiano diretto da Vittorio Feltri, che questa mattina è uscito con un titolone in prima pagina che ha suscitato, da più parti, forte indignazione. Le parole sono le seguenti: "C'è poco da stare allegri. Calano fatturato e Pil ma aumentano i gay".

L'articolo incriminato

Il pezzo, scritto dal giornalista Filippo Facci, si concentra su alcuni argomenti del momento, come ad esempio il calo del fatturato e del Pil nazionale. Nell'articolo si illustrano i risultati di una ricerca inglese, precisamente effettuata dalla Ons (Office for National Statistic), la quale riporta alcuni dati sulle persone che dichiarano di essere omosessuali o bisessuali.

Tra i 16 e i 14 anni queste sarebbero il doppio rispetto agli over 35 e a quelli di mezza età. L'articolo non riporta solo questi dati appena citati, ma guarda anche a quella che sarebbe la situazione italiana, citando dei dati Istat del 2012. In quel periodo l'indagine avrebbe contato circa un milione di persone Lgbt. Secondo quanto riportato sulle pagine del quotidiano, in sostanza gli omosessuali sarebbero aumentati a dismisura nel corso degli anni, e l'autore dell'articolo si chiede se ci possa essere un certo collegamento tra il calo del Prodotto Interno Lordo, l'elusione delle fatture elettroniche e l'aumento delle persone che avrebbero un orientamento sessuale differente dagli etero.

L'immagine dell'articolo impazza sui social

Sin dalle prime ore del mattino di oggi, non appena il quotidiano è giunto nelle edicole, moltissima gente ha cominciato a condividere le immagini che riportano il titolone in bella vista. Non è la prima volta che il quotidiano, attualmente diretto da Pietro Senaldi (che ne è direttore responsabile, mentre Feltri è il direttore editoriale) finisce al centro della cronaca per i suoi titoli ad effetto che spesso scatenato un vespaio di polemiche.

Era già successo con altri titoli, famoso ad esempio quella della "patata bollente di Virginia Raggi" o, recentemente, quello che accusava i cosiddetti "terroni che comandano al Governo", un chiaro ed esplicito riferimento ad alcuni leader politici.

Arcigay Trentino: 'Intervenga Ordine dei Giornalisti'

Sulla vicenda non si sono fatte attendere le risposte delle autorità in materia di diritti Lgbt.

Lorenzo De Preto, che è presidente dell'Arcigay del Trentino, si augura che l'Ordine dei Giornalisti intervenga sulla vicenda con le dovute sanzioni, poiché il titolo è "assolutamente indifendibile". L'accostamento tra quello che in sostanza è un dato macroeconomico, con quello di un fenomeno sociale, non farebbe altro che aumentare i pregiudizi sulle persone omosessuali. Insomma un titolo che a molti non è proprio andato giù.

Sono numerose le reazioni simili da parte di associazioni attive sui temi dei diritti civili.

Il sottosegretario all'editoria Vito Crimi: 'Ignobile titolo'

In poco tempo sono giunte anche le reazioni dell'Esecutivo al titolo del giornale. Si mostra molto indignato Vito Crimi, che è sottosegretario all'editoria.

Lo stesso, sulle pagine di Repubblica, informa che si avvierà immediatamente una procedura per "vagliare la possibilità di bloccare l'erogazione dei fondi residui". Libero, per Crimi, ha offeso gli italiani, andando contro i principi della Democrazia.

E anche il vicepremier Luigi Di Maio, nonché Ministro dello Sviluppo Economico, ha pubblicato sulle sue pagine social una foto della prima pagina del giornale diretto da Feltri. Il ministro avvisa che presto potranno scrivere le loro idiozie, ma senza il finanziamento dei soldi pubblici. Tale provvedimento è stato infatti inserito già nella Manovra.