I medici avevano definito il male che lo affliggeva incurabile, anche se Giacomo ha lottato per vincere questa durissima battaglia. Aveva 9 anni e in paese era molto conosciuto insieme alla sua famiglia, poichè il nonno era lo storico fondatore della Omas. Non è un caso che ora a San Giorgio delle Pertiche, provincia di Padova, è calato il silenzio per rispetto della famiglia Nalon.

Giacomo è morto nella giornata di ieri all'ospedale di Padova

Giacomo era ricoverato nel reparto di Oncoematologia all'ospedale di Padova e si è spento nella giornata di ieri, circondato dall'affetto di papà Luigi, di mamma Alessia e dei fratelli. Una famiglia per bene che in paese conoscono tutti. Infatti il nonno di Giacomo, Adriano Nalon, è il fondatore storico dell'azienda Omas di via San Giorgio delle Pertiche, zona industriale, nata da oltre 50 anni e passata successivamente a Luigi, padre del piccolo che è morto ieri. La fabbrica produce macchine utensili e può vantare oltre 100 operai tra le proprie fila."Giacomo era un bambino molto coraggioso e amava la Juventus", lo ricorda così il padre al Mattino di Padova, con tanta commozione e dolore per aver perso il proprio bambino così prematuramente.

A Giacomo oltre tre anni fa era stato diagnosticato un neuroblastoma, malattia che aggredisce il sistema nervoso periferico nei primi di vita. Una diagnosi che è arrivata come un fulmine a ciel sereno nella vita del piccolo. Da allora Giacomo ha lottato e con lui la sua famiglia ma purtroppo non è bastato. Si tratta infatti di un male difficile da curare, che colpisce soprattutto i bambini, dai neonati fino a quelli under 10. Può colpire in diverse zone del corpo e i sintomi possono essere molto diversi tra loro.

Si era ammalato nell'ottobre del 2015

I genitori di Giacomo avevano scoperto la malattia del proprio figlio nell'ottobre del 2015, a causa di dolori addominali lancinanti, che il piccolo manifestava.

La famiglia si era trasferita a Roma nel 2018 per la terapia sperimentale che Giacomo stava affrontando al Bambin Gesù. Frequentava la scuola elementare di Arsego e negli ultimi tre mesi le sue condizioni erano diventate disperate, fino alla morte avvenuta nella giornata di ieri, martedì 22 gennaio.

Giovedì sera la comunità di Arsego si riunirà per una veglia, mentre i funerali si svolgeranno venerdì 25. Giacomo non era figlio unico: aveva un fratello, Riccardo di 11 anni, e una sorella gemella.