Potrebbe essere morto poco dopo la caduta nel pozzo, ma potrebbe anche essere miracolosamente sopravvissuto in condizioni estreme, forse a 80 metri di profondità. Un miracolo a cui in tanti, dai genitori ai soccorritori, ancora vogliono ancora credere, anche se la speranza è ridotta ai minimi termini.

Sono trascorsi dieci giorni da quando il piccolo Julen Rossello, un bambino spagnolo di due anni e mezzo, è caduto in un pozzo che è un inganno e uno scherzo del destino insieme: ha un'apertura di appena 25 centimetri per poi sprofondare ella terra a oltre 100 metri.

Forse questa è una delle vicende di cronaca più assurde e inverosimili dei nostri tempi. Dall'incidente occorso il 13 gennaio, è accaduto di tutto: un Paese mobilitato, 300 uomini al lavoro notte e giorno, una collina nelle campagne di Totalan, alle porte di Malaga, nel sud della Spagna, sbancata per effettuare perforazioni con macchinari enormi. Un'epopea e un calvario collettivi che coinvolgono l'attenzione mondiale.

Era stato stimato che entro lunedì si sarebbero concluse le operazioni per raggiungere il bambino. Invece, tra calcoli sbagliati, imprevisti e nuovi intoppi, il tempo si è ulteriormente allungato. Ora pare che l'ultimo problema tecnico sia stato superato. Resta un pericolosissimo tratto da scavare a mano.

Bambino nel pozzo, superato ultimo problema tecnico

Nuovi ritardi nei soccorsi: stamattina all'alba è stato risolto quello che si spera sia stato l'ultimo ostacolo che ha rallentato le operazioni per recuperare il bambino. Un problema tecnico non da poco, certo di difficile comprensione per chi non sia un esperto, come difficili da seguire sono tutte le operazioni in corso, un'opera di ingegneria mastodontica: 40mila tonnellate di terreno e materiali sono stati smossi un una settimana.

Un lavoro che in tempi normali avrebbe richiesto mesi.

Ieri infatti è accaduto che i soccorritori hanno dovuto rimuovere il tunnel costruito per raggiungere Julen, perché a quota 40 metri c'erano delle irregolarità del terreno. Il rischio di frane era molto elevato. E così è stato necessario 'limare' le pareti rocciose con mezzi speciali per poi reinserire con delle gru il tunnel costruito con tubi lunghi ognuno sei metri.

Quest'intervento che si è protratto fino al primo pomeriggio di oggi, ha ulteriormente ritardato le operazioni di 24 ore. Tra i contrattempi, c'è anche il fatto che le trivelle abbiano incontrato roccia da perforare più dura del previsto. I tubi poi erano troppo larghi rispetto al pozzo a causa di un errore di calcolo e il team di lavoro ha dovuto ampliare l'apertura del tunnel.

Gabbie e rischiosi scavi manuali per arrivare a Julen

Una volta fissato il tunnel in verticale che consente di arrivare alla profondità giusta, nelle prossime ore il gruppo di otto minatori della 'Brigada de Salvamento Minero di Hunosa' dovrebbe calarsi all'interno tramite speciali gabbie protettive in condizioni di alto rischio, in mancanza di spazio, luce e ossigeno.

Quindi prenderà il via l'ultima fase delle difficilissime operazioni. Toccherò ai minatori, due alla volta con turni di 40 minuti, scavare a mano e con picconi una galleria orizzontale di circa quattro metri fino a raggiungere il punto in cui dovrebbe trovarsi il bambino. Si stima che qesta ultima operazione dovrebbe durare altre 24 ore. Sempre che non sorgano ulteriori problemi dovuti alla morfologia del terreno. Ci sarà una squadra di emergenza pronta a intervenire e si useranno telecamere speciali per localizzare il piccolo.

Già perché in questo lavoro disperato ai limiti dell'impossibile, potrebbe anche accadere che Julen non sia lì dove si crede. Allora si dovrà scavare ancora, fino ai 107 metri, quanto è profonda la cavità.

Caso di Julen, aperta un'inchiesta

Mentre gli occhi del mondo sono puntati sull'area dei lavori e c'è una diretta on line che trasmette momento per momento le immagini delle trivelle intente alle operazioni di scavo, qualcosa si è mosso sul fronte giudiziario.

Il tribunale di Malaga ha aperto un'inchiesta sull'incidente. Secondo le prime indiscrezioni, il pozzo in cui è caduto Julen sarebbe abusivo. Agli uffici competenti non risulta alcuna richiesta di autorizzazione.