Morire per la superficialità e il disinteresse della propria madre. Una donna russa, Nadezhda Yarych, ha provocato la morte del figlioletto di soli 8 mesi, Zakhar, in una maniera insolita: ha versato vodka nel suo biberon. L'episodio risale allo scorso 5 gennaio 2019, giorno del decesso del neonato. Ora la donna è accusata non solo di aver somministrato vodka al figlio ma anche di averne causato la morte. Sì perché, dopo aver bevuto la sostanza alcolica, Zakhar non si è più risvegliato. Secondo alcuni familiari la Yarych intendeva far addormentare il figlio, colpito da una grave infezione virale, perché non voleva trascorrere le feste in ospedale.

Zakhar portato quattro volte in ospedale prima del decesso

La giovane mamma russa voleva far appisolare il figlio e andare a una festa. Non si era resa conto che il piccolo aveva una grave infezione virale, o forse sì, ma gli aveva somministrato ugualmente un po' di vodka. Nadezhda aveva messo la bevanda alcolica nel biberon del figlio, che nei giorni precedenti era stato portato in ospedale ben quattro volte a causa della febbre altra. La stampa russa ha evidenziato che erano stati la donna e il compagno (patrigno di Zakhar) a portarlo al cospetto del personale sanitario. I medici ritenevano che il bimbo dovesse essere ricoverato, poiché colpito da un'infezione virale. La madre, però, non aveva voluto ascoltarli e aveva deciso di riportare Zakhar a casa.

Una scelta nefasta. Le condizioni del minore erano peggiorate notevolmente dopo l'assunzione della vodka.

Una comunità sotto choc

Pur di non passare le feste in un ospedale, Nadezhda ha attentato all'incolumità del figlio. Quella sera, secondo alcuni parenti, la giovane madre "voleva festeggiare senza essere disturbata". Fonte vicine ai familiari della vittima hanno rivelato a un quotidiano che la Yarych pensava che le condizioni del figlio non fossero così gravi e per questo non voleva assolutamente trascorrere le feste in un nosocomio.

Adesso la comunità di Shebekino, dove risiede la donna, è sotto choc. Gli investigatori non hanno impiegato molto tempo a scoprire che dietro alla morte del neonato russo c'erano la mamma e il patrigno. Quest'ultimo è indagato perché, pur essendo al corrente dell'intenzione della partner, non aveva fatto nulla per fermarla.

Un vero dramma in Russia, che avrebbe potuto essere scongiurato se solo madre e patrigno avessero fatto qualcosa per trarre in salvo Zakhar. Dall'esame autoptico sulla salma del minorenne è emerso che la morte è sopraggiunta per un'infezione virale.