Sono trascorsi ormai 5 giorni da quando Julen, 2 anni e mezzo, è caduto in un pozzo profondo quasi 110 metri, a Totalán, piccolo centro nei pressi di Malaga. Le speranze di ritrovarlo vivo sono ormai ridotte a lumicino, ma tutti vogliono credere in un miracolo e le complicate operazioni di salvataggio (rese difficili anche dall'instabilità del terreno) dunque, non si fermano. In queste ore è cominciata la perforazione delle gallerie parallele ed i soccorritori inizieranno a scendere fino a 71 metri di profondità.
Si spera in un miracolo
La situazione in cui si trova il piccolo Julen Rossello è disperata, ma nessuno vuole mollare.
Tutti vogliono riportare in salvo il bimbo caduto domenica 13 gennaio in un pozzo di prospezione largo 25 centimetri. Nelle scorse ore, Ángel García, rappresentante del Colegio de Ingenieros de Caminos di Málaga, ha riacceso le speranze riferendo che nella cavità "c'è ventilazione" e che, dunque, nella massa di terra trovata ad una profondità di 73 metri ci sarebbe un buco. Inoltre, come ha ricordato Josè Antonio Berrocal, presidente della Federación Andaluza de Esepelología, nel corso degli ultimi anni ci sono stati casi simili in cui persone, nelle stesse condizioni di Julen, hanno resistito anche 10 giorni.
Le autorità hanno comunicato l'intenzione di raggiungere il piccolo (che dovrebbe trovarsi a circa 80 metri di profondità), scavando un tunnel verticale; poi una serie di gallerie orizzontali permetteranno di arrivare a Julen.
Un'operazione complessa che, come ha precisato il responsabile dei soccorsi, l'ingegnere Juan Lopez Escobar, potrebbe richiedere fino a 4 giorni.
Los miembros de la Brigada de Salvamento Minero de Asturias serán los primeros que vean a Julen, el niño de dos años que se cayó por un pozo de un centenar de metros el pasado domingo en Totalán (Málaga). No se sabe, eso sí, cuándo. Por @manueljabois https://t.co/Nd2mrgGifq
— EL PAÍS España (@elpais_espana) 18 gennaio 2019
Gli ultimi aggiornamenti
Nel corso della giornata di ieri, le squadre di soccorso, hanno provveduto a tagliare, in senso verticale, la montagna per 25 metri.
Oggi pomeriggio, invece, sono iniziati I lavori di perforazione dei due condotti verticali - paralleli rispetto al pozzo di Julen - e gli operatori hanno iniziato a calarsi. "Oggi arriveremo a 71 metri" hanno spiegato i minatori.
Saranno però gli operatori della Brigada de Salvamento Minero de Asturias (Brigata di soccorso minerario delle Asturie) i primi che vedranno il piccolo.
"Scenderanno fino in fondo e poi inizieranno a scavare a mano il collegamento con il pozzo in cui è intrappolato il bimbo. Quando il collegamento sarà finalmente completato, si procederà ad inserire una telecamera che servirà a localizzare con precisione Julen".
Se necessario si scaverà fino a 107 di profondità.
Los miembros de la Brigada de Salvamento Minero de Asturias serán los primeros que vean a Julen, el niño de dos años que se cayó por un pozo de un centenar de metros el pasado domingo en Totalán (Málaga). No se sabe, eso sí, cuándo. Por @manueljabois https://t.co/Nd2mrgGifq
— EL PAÍS España (@elpais_espana) 18 gennaio 2019