L'intera Spagna sta vivendo ore di ansia e angoscia. Ieri, domenica 13 gennaio, un bimbo di soli 2 anni e mezzo è caduto in un pozzo profondo più di 100 metri, nei pressi di Malaga. Oltre 100 i soccorritori impegnati nelle operazioni di salvataggio. Un dramma che ricorda la tragedia del piccolo Alfredo Rampi, morto nel 1981 dopo essere caduto in un pozzo artesiano vicino Frascati (in provincia di Roma).

L'incidente

Il fatto è accaduto nei pressi del dolmen del Cerro de la Corona (nella Sierra di Totalan, alle porte di Malaga); il piccolo Yulen stava giocando con un amichetto nel terreno di famiglia quando è caduto in un pozzo di prospezione largo 25 centimetri e profondo 110 metri.

I genitori - José Roselló e Victoria Garcia, entrambi ventenni - ed altri familiari erano a pochi metri dai bambini e, vedendolo precipitare, hanno immediatamente chiamato i soccorsi: sul posto sono intervenuti agenti della guardia civile, vigili del fuoco e protezione civile. Più di 100 persone hanno lavorato tutta la notte per portare in salvo il piccolo. Purtroppo, però, le dimensioni decisamente ridotte della circonferenza del pozzo impediscono agli operatori di calarsi all'interno.

Nelle scorse ore, un robot dotato di telecamere è stato fatto scendere, ma per via di una frana non è potuto andare otre i 78 metri di profondità. Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, il robot questa mattina è riuscito ad intercettare alcune caramelle che Yulen aveva con sé, ma non il bimbo.

Maria Gamez, viceprefetto di Malaga, visibilmente scosso dall'accaduto ha annunciato: "Non si risparmierà alcun mezzo nell'operazione di salvataggio", poi ha dichiarato: "In collaborazione con i tecnici stiamo valutando tutte le alternative possibili per portare in salvo il bambino".

I soccorritori, al momento, sono molto preoccupati: non si sente più il flebile pianto del piccolo Yulen e il rischio di cedimenti e crolli - che potrebbero seppellirlo - è molto alto.

La tragedia di Vermicino

Quanto sta accadendo a Malaga in queste ore ricorda la tragedia di Vermicino. Nel giugno 1981, il piccolo Alfredo Rampi, 6 anni, cadde in un pozzo artesiano in via Sant'Ireneo, in località Selvotta, frazione rurale sita lungo la via di Vermicino, che collega Frascati a Roma.

Sotto accusa la forte mancanza di organizzazione e di coordinamento dei soccorsi che portò alla tragedia: dopo tre giorni di tentativi falliti di salvataggio, il bimbo morì dentro il pozzo, ad una profondità di 60 metri.