Nella serata di ieri, intorno alle ore 20, nel quartiere Arghillà di Reggio Calabria è stato ucciso un uomo di 50 anni presunto esponente della Cosca Condello facente parte della ‘ndrangheta calabrese. L’uomo alle spalle aveva una condanna per reati di mafia, ma da diverso tempo era riuscito a mantenersi estraneo a quell'ambiente. L’omicidio, secondo quanto dichiarato dalla Polizia scientifica, è stato studiato nei minimi dettagli e premeditato.
Ucciso 50enne all'interno della sua auto
La vittima, Francesco Catalano meglio conosciuto come ‘Ciccio u bumbularo’ originario di Reggio Calabria, secondo quanto dichiarato dai Carabinieri del capoluogo calabrese, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco mentre rientrava nel suo appartamento sito nel quartiere di Arghillà, zona nord della città.
Il 50enne era da anni titolare di un’attività di tabaccheria presente nella frazione di Gallico. Secondo quanto dichiarato dagli inquirenti che tutt'ora stanno proseguendo le loro indagini sull'assassinio, gli aguzzini dell’uomo ancora sconosciuti agli inquirenti lo avrebbero atteso appostati all'interno del cortile della sua abitazione ed una volta entrato lo avrebbero ucciso sparandogli diversi colpi d’arma da fuoco mentre la vittima si trovava ancora a bordo della sua autovettura appena parcheggiata. Secondo le prime ricostruzioni effettuate dalla Polizia di Stato l’uomo avrebbe dei legami con una cosca della ‘ndrangheta calabrese, di conseguenza probabilmente il movente dell’omicidio potrebbe essere di natura mafiosa.
La vittima era legata alla Cosca Condello
Secondo quanto dichiarato dai media locali, il 50enne sarebbe stato ucciso con esattamente 4 colpi d’arma da fuoco e sarebbe morto sul colpo. Inutile l’intervento dell’equipe medica allertata nell'immediato. L’uomo, secondo quanto dichiarato dagli inquirenti, era già noto alle Forze dell’Ordine per il suo legame storico con Paolo Iannò, Boss esponente della famiglia Condello appartenente alla ‘ndrangheta calabrese e nota per essere stata al centro di diversi casi di Cronaca Nera.
Secondo quanto dichiarato dalla Polizia di stato, tutt'ora sulle tracce degli aguzzini, il movente dell’assassinio di Francesco Catalano potrebbe riguardare la ‘guerra‘ in atto all'interno della cosca Condello avviata dopo la scelta di Paolo Iannò che decise in passato di collaborare con la giustizia.