L'ennesima storia di violenza e degrado occupa in queste ore le pagine della cronaca nazionale. Siamo a Genzano, comune a pochi chilometri da Roma situato nella bellissima zona dei 'castelli romani'. Un uomo, Federico Zeoli, ha picchiato selvaggiamente la figlia di 22 mesi della sua compagna.
La piccola è adesso ricoverata in ospedale in fin di vita. Zeoli l'ha letteralmente riempita di botte, presa a calci e addirittura ferita a morsi. Adesso la piccola è all'ospedale romano del Bambin Gesù in prognosi riservata nel reparto di Rianimazione in condizione di sedazione profonda.
La madre era fuori di casa, e la piccola piangeva a dirotto
Tutto ha avuto inizio nella serata dello scorso mercoledì: la madre della bimba si era assentata da casa ed al suo rientro, intorno alle 21 e trenta, l'ha trovata semi incosciente con evidenti segni ed ecchimosi sul volto e su altre parti del suo corpicino. Addirittura vi erano segni di numerosi morsi.
La piccola è stata prima trasportata all'ospedale di Genzano in auto, successivamente è stata trafesferita in ambulanza presso il Bambin Gesù di Roma, ove si trova ricoverata in fin di vita a causa di un vasto ematoma cerebrale.
L'uomo è stato arrestato, ma la compagna ha dichiarato che non lo abbandonerà
Federico Zeoli, che conviveva con la donna ed i suoi tre figli, è stato da lei accusato per le violenze sulla bambina ed immediatamente arrestato dalle forze dell'ordine, con la pesante accusa di tentato omicidio.
A gettare sconcerto nell'opinione pubblica sono state le parole di Sara, la madre della piccola aggredita, a seguito di un'intervista rilasciata al quotidiano romano "il Messaggero".
La donna ha dichiarato di amare ugualmente l'uomo, anche se ritiene giusto che debba pagare per il suo gesto violento. Ha raccontato della situazione di forte disagio nella quale vivono.
Sono entrambi disoccupati e riescono a sopravvivere grazie all'aiuto del padre di lei, pensionato. L'uomo, secondo Sara, soffrirebbe di schizofrenia ma avrebbe sempre rifiutato le cure.
Per questo motivo, pur condannando il gesto violento nei confronti di una delle sue bimbe, arriva quasi a giustificarlo. Secondo lei deve essere aiutato a guarire e la violenza nei confronti della sua piccola sarebbe stata causata da un raptus imprevisto perché mai in passato aveva tenuto comportamenti riprovevoli nei confronti suoi e dei suoi tre figli.