È bufera in Vaticano. il cardinale australiano George Pell, 77 anni, "numero 3" ed ex collaboratore di Papa Francesco, è stato riconosciuto colpevole di abusi sessuali su due minorenni da un tribunale di Melbourne. Le violenze, ai danni di due chierichetti tredicenni, sarebbero accadute nel 1996. L'ex tesoriere, che ora rischia diversi anni di carcere, ha sempre respinto le accuse; è il più alto funzionario della Chiesa cattolica ad essere stato condannato in un caso di pedofilia. La condanna è definitiva.

La condanna

Lo scorso mese di dicembre il vescovo Pell, 77 anni, è stato condannato per aver violentato nel 1996 due ragazzini membri del coro.

Gli abusi sarebbero avvenuti nella sagrestia della cattedrale di Saint Patrick di Melbourne. Sarebbe inoltre emerso che, a distanza di qualche mese, l'ecclesiastico provò a molestare nuovamente uno dei due chierichetti.

Il vescovo Pell, soprannominato "canguro" proprio per le sue origini (ma anche per la sua manifesta capacità di saper lottare se messo alle strette) si è sempre dichiarato innocente e, da quanto si apprende dai media, ha fatto appello contro la condanna. Solo uno dei ex chierichetti molestati ha preso parte, in qualità di testimone, al processo: l'altro è morto nel 2014 per overdose. La sua identità, comunque, è rimasta segreta.

Sarà allontanato

Il tribunale di Melbourne ha vietato fino a oggi di pubblicare l'esito della sentenza per evitare che influisse su un eventuale secondo processo relativo a presunti abusi perpetrati dal sacerdote negli anni '70; la notizia della condanna era comunque già filtrata anche se, in Vaticano, nessuno l'aveva commentata o confermata.

Prima di Natale, il portavoce vaticano Greg Burke aveva annunciato che Pell si era congedato dal C-9, il consiglio di nove cardinali che collabora con Papa Francesco nel governo della Chiesa.

Il porporato australiano, risulta formalmente a capo della Segreteria per l'Economia (una sorta di "ministero" voluto da Bergoglio per ottimizzare le politiche economiche della Santa Sede), ma dal giugno 2017, in seguito alle accuse di abusi, era in aspettativa.

Ora che la condanna è stata ufficializzata sicuramente dovrà rassegnare le dimissioni.

Il Guardian, qualche tempo fa in merito aveva scritto che il cardinale Pell era considerato "il terzo uomo più potente del Vaticano", proprio in virtù del ruolo di consigliere economico.Ora che la condanna è stata ufficializzata sicuramente dovrà rassegnare le dimissioni.

Proprio negli scorsi giorni, dal 21 al 24 febbraio, il Vaticano ha ospitato un summit sulla pedofilia. Durante l'incontro - che ha visto la partecipazione dei presidenti delle conferenze episcopali provenienti da ogni angolo del mondo e dei responsabili di diversi ordini religiosi - si è discusso di quella che è una grossa e grave piaga. Papa Francesco pur condannando duramente la pedofilia - a detta di molti - non ha però affrontato in maniera ampia e sistematica il problema degli abusi.