È una denuncia gravissima quella che una donna ivoriana, che vive e lavora regolarmente in Italia da 30 anni, Edith Tro, ha fatto attraverso la stampa locale, e poi nazionale. Secondo quanto si apprende dal racconto della presunta vittima, mercoledì scorso la signora si trovava in Via Duca degli Abruzzi, precisamente in un sottopasso, nel pieno centro del capoluogo regionale pugliese, Bari. All'improvviso avrebbe chiesto ad un gruppo di persone, forse cinque o sei, tutte donne, di poter passare, in quanto queste occupavano la strada. Visto che le sue richieste non sortivano alcun effetto, Edith ha deciso di oltrepassare di sua iniziativa "l'ostacolo".
Subito sarebbero volati insulti pesanti, poi i pugni
La donna ha raccontato l'episodio all'emittente locale Telebari, i fatti sono stati in seguito confermati dall'interessata anche ai colleghi di Repubblica. Dal drammatico resoconto della signora, si apprende che la stessa, una volta superato il gruppo di persone, sarebbe stata subito pesantemente insultata con frasi a evidente sfondo razziale. Una delle donne, per esempio, invitava Edith a tornare nel suo Paese. Non appena la donna si è voltata, sarebbe partito un pugno in faccia, arrivato da un uomo, seguito poi da numerosi altri. La signora è comunque riuscita ad uscire per strada, solo allora un benzinaio del posto si è accorto di quello che stava succedendo, e ha chiamato le Forze dell'Ordine.
Tale condizione avrebbe aizzato ancora di più gli aggressori. Nessuno, nel frattempo, avrebbe aiutato Edith a liberarsi dai suoi aggressori. Poi, sul posto, sono arrivati i soccorritori, e questo è forse l'altro risvolto, assurdo, della vicenda. La donna ha dichiarato infatti che mentre veniva trasportata in ospedale per le cure del caso, un'infermiera avrebbe messo in dubbio il suo racconto, sostenendo che si fosse inventata tutto, e che "non poteva fargli i raggi dalla testa ai piedi".
Indagano i Carabinieri e il 118
Edith Tro, che è impiegata a bordo dei treni nel settore della ristorazione. ha dichiarato che in 30 anni di permanenza nel nostro Paese, non era mai stata protagonista di episodi simili.
Alla stampa ha raccontato che, sul luogo del fatto, sono poi arrivati i suoi figli, un ragazzo di 27 anni e una bimba di nove. I Carabinieri di Bari vogliono comunque vederci chiaro, e ora stanno indagando, anche il 118 ha deciso di avviare un'indagine interna per accertare i fatti raccontati dalla signora.