Sono sei gli anni di reclusione che il Tribunale di Roma ha inflitto in primo grado nei confronti di Gianni Alemanno, ex sindaco della Capitale, ed ex ministro delle politiche agricole nel governo presieduto da Silvio Berlusconi. Secondo quanto riportato dalla stampa nazionale, Alemanno è accusato di aver percepito da Salvatore Buzzi, e da altri soggetti che agivano in accordo con lo stesso, parecchio denaro contante: le somme, secondo quanto riportato da Repubblica, si aggirano intorno ai 300 mila euro, per la precisione 298.500.

L'inchiesta

Gli investigatori, nel corso della loro attività di indagine, hanno accertato alcuni rapporti che il Buzzi avrebbe avuto con Massimo Carminati (già finito al centro dell'indagine su Mafia Capitale).

Secondo quanto riferito dai media, in particolare dal Corriere della Sera, lo stesso Carminati avrebbe fatto pressioni per nominare ai vertici dell'azienda municipalizzata Ama alcuni dirigenti che avrebbero avuto il compito di pilotare la raccolta dei rifiuti organici, e anche di sbloccare alcuni crediti che Buzzi vantava con il Comune di Roma. In tutto questo, l'ex primo cittadino risulterebbe corrotto proprio per atti contrari ai doveri d'ufficio, e per la vendita delle funzioni di Franco Panzironi. Infatti, proprio per la posizione da lui ricoperta, l'allora sindaco di Roma sarebbe stato la punta principale del meccanismo corruttivo in questione. Per dovere di cronaca e completezza di informazione, dobbiamo ricordare che Gianni Alemanno è stato prosciolto da un'altra accusa che gli era stata comminata, ovvero quella di associazione a delinquere.

I fatti contestati al politico risalgono tra il 2012 e il 2014.

Alemanno si dichiara innocente

L'ex primo cittadino ribadisce ancora una volta la sua innocenza, e informa che intende fare ricorso in appello. I legali difensori di Alemanno, premono perché il politico venga assolto da queste pesantissime accuse. Lui stesso ha commentato amaramente la sentenza, ritenendola ingiusta.

Secondo Alemanno da tempo si avvertiva un clima negativo, e in un certo modo si aspettava che la condanna della Procura potesse essere ancora più dura. Sicuramente nei prossimi mesi si potrà sapere di più su questa vicenda giudiziaria che ha coinvolto il noto politico italiano. "Mafia Capitale ha creato dei danni anche a me" - ha ribadito Alemanno, commentando la sentenza di stamattina e ribadendo la sua completa estraneità ai fatti contestatogli. Il provvedimento nei suoi confronti prevede anche la sua competa interdizione dai pubblici uffici a vita.