Nuove ricerche stanno facendo luce su un mistero che ha sempre appassionato gli archeologi: l'origine di Stonehenge e di tutti i siti megalitici simili. Ora, dopo alcuni studi, inizia a essere chiaro che circa 6800 anni fa delle popolazioni che vivevano in Francia attraversarono lo stretto della Manica e portarono le proprie conoscenze sino al suolo inglese, dove poi edificarono questi misteriosi luoghi di culto.
La presunta origine francese di Stonehenge
Da sempre gli archeologi si sono interrogati sui misteriosi siti megalitici. Il più famoso rimane quello di Stonehenge, ma ce ne sono di simili in tutta Europa, e questo è sempre stato un enigma.
Ci si chiede infatti come fosse possibile che al tempo conoscenze tanto complesse (come appunto quelle necessarie per innalzare enormi pietre) fossero così diffuse.
Ora alcuni archeologi svedesi dell'Università di Göteborg sembrano aver fatto un importante passo avanti in questa ricerca. Il parere di Bettina Schulz Paulsson, principale responsabile dello studio, è che le origini di simili megaliti sarebbero francesi. In effetti sembrerebbe indubbio che le prime tracce di luoghi simili sono proprio nella Francia nord-occidentale e risalgono a circa 6800 anni fa. Sembra dunque comprovato da sempre più evidenze scientifiche che queste popolazioni transalpine, in seguito, migrarono oltre la Manica, trasportando e diffondendo ovunque le proprie conoscenze.
Questi studi sono stati pubblicati sulle riviste ScienceNews e ScienceMag.
La ricerca della Schulz Paulsson e le sue conclusioni su Stonehenge
Sino a non troppo tempo fa gli archeologi avevano pensato che i siti megalitici potessero avere un'origine orientale, dal momento che le civiltà di quei luoghi sono celebri per aver poi edificato monumenti colossali.
Bettina Schulz Paulsson è però ripartita da zero nella sua ricerca. Utilizzando test statistici, ha studiato l'origine e la diffusione di ben 154 siti. Ha dunque studiato anche gli "antenati" dei siti veri e propri, vale a dire piccole fosse o monumenti più semplici. Con la datazione al carbonio ha quindi cominciato a comprendere dove queste strutture si fossero diffuse inizialmente.
I risultati a cui è giunta indicano chiaramente il nord-ovest della Francia, da cui poi questo tipo di strutture si sarebbero sparse a macchia d'olio nel Mediterraneo, sulla Costa Atlantica e, appunto, sino in territorio anglosassone.
Partite come semplici tombe megalitiche, consistenti in due o tre macigni sormontati da un'altra roccia, questi monumenti si sarebbero evoluti progressivamente sino ad assumere le fattezze a noi note e che vediamo in luoghi come Stonehenge.