Non si danno pace i genitori di Elia Rizzotti, il bimbo di 11 anni morto lunedì notte nel reparto di terapia intensiva pediatrica del Polo Confortini di Verona. Il piccolo, che abitava a San Pietro di Lavagno, la scorsa settimana aveva contratto una normale influenza, ma domenica era peggiorato improvvisamente. Secondo i medici, il virus gli avrebbe colpito il cuore, non lasciandogli scampo. I funerali di Elia si svolgeranno domani.
Il dramma
Sembrava solo un'influenza, un banale malanno di stagione. Elia, secondogenito di Claudia e Thomas Rizzotti, mercoledì 6 febbraio ha iniziato a stare male: niente di preoccupante, solo un po' di febbre.
Venerdì, quindi, la mamma, per sicurezza, lo ha fatto visitare dal pediatra e lo specialista ha confermato lo stato influenzale.
Domenica sera, però, improvvisamente la situazione è precipitata: Elia ha perso conoscenza e non si è più ripreso. Quando il Suem è arrivato il bimbo era già in arresto cardiaco e le sue condizioni sono parse subito disperate.
"L’hanno rianimato per più di un’ora" - ha spiegato papà Thomas - "Sono riusciti a recuperare il battito e, dopo averlo intubato, lo hanno trasferito a Borgo Trento, d'urgenza". L'uomo, distrutto dal dolore ha ricordato che lui e la moglie si sono fatti forza: "E' sano, è uno sportivo e ce la farà", si sono detti. Invece, non è stato così. La situazione, nel giro di poche ore, si è aggravata ulteriormente rendendo inutile un intervento chirurgico.
Donate le cornee
I medici hanno spiegato ai genitori del piccolo Elia che era impossibile operare il bimbo e che, l'unica cosa che rimaneva da fare, era valutare l'ipotesi di donare le cornee. Mamma Claudia, non ci ha pensato un attimo e, d'accordo con il marito, ha dato il consenso: "I suoi bei occhi chiari non smetteranno di vedere il mondo".
Secondo i medici, un virus ha infettato il cuore del bambino e ha "mandato in tilt" i polmoni ed i reni di Elia. "Un'eventualità molto rara, ma non impossibile", hanno precisato.
In un primo momento, si pensava che la Procura disponesse l'autopsia, ma le analisi hanno fugato ogni dubbio e, a quanto sembra, non verranno eseguiti ulteriori esami
Domani, sabato 9 febbraio, alle 15:00, Lavagno, darà quindi l'addio ad Elia.
Il sindaco Simone Albi, nelle scorse ore, ha proclamato il lutto cittadino e, per un'ora, il piccolo centro del veronese si fermerà per i funerali di Elia, grande tifoso dell'Hellas (la squadra, con un post su Facebook, ha manifestato cordoglio e vicinanza alla famiglia).