Continua la campagna mediatica di Vittorio Brumotti, contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle piazze italiane, nonostante le sempre più numerose critiche ricevute dai molti che ritengono i suoi servizi, realizzati per Striscia La Notizia e trasmessi regolarmente in prima serata, completamente inutili, se non addirittura deleteri, nell'ambito della lotta alla droga.

La visita di Brumotti

Due giorni fa é andato in onda l'ultimo servizio, questa volta realizzato a Torino. Tra le varie piazze del capoluogo piemontese toccate dal campione di ciclismo acrobatico anche i giardini Madre Teresa di Calcutta, situati tra Corso Vercelli e Corso Giulio Cesare, location che all'arrivo di Brumotti stava ospitando una jam hip hop, a cui stavano prendendo parte alcuni artisti emergenti.

Uno di questi, BJ ha anche fatto partire un freestyle contro l'ex compagno di Giorgia Palmas.

Nel servizio andato in onda lunedì, soltanto una minima parte é dedicata a questa location. Nelle immagini di Striscia, girate ai giardini, é possibile vedere Brumotti dichiarare che nella zona sarebbero presenti delle siringhe, discutere qualche istante con i presenti, per poi lasciare l'area senza aver individuato neppure uno spacciatore.

Le polemiche

La visita di Brumotti ha indispettito molti dei presenti, che hanno documentato la permanenza dell'inviato di Striscia La Notizia con i propri cellulari, e nei giorni successivi alla messa in onda del servizio hanno caricato i video sui social, allo scopo di mostrare come fossero andate realmente le cose.

L'opinione comune dei presenti é che Brumotti sia arrivato nella zona con fare provocatorio. Ciò che c'è di certo é che al di là di qualche battibecco, insulto e presa in giro, senza dimenticare il sopracitato freestyle del rapper BJ, nessuno ha alzato le mani, nessuno spacciatore o consumatore di sostanze stupefacenti é stato individuato da Brumotti, e la jam in corso in viale Giulio Cesare a Torino é proseguita tranquillamente.

Queste le parole di uno dei presenti, diffuse via Facebook: "Un finto paladino della giustizia come Brumotti, che va in una "piazza di spaccio", ma invece di trovare gli spacciatori trova gente presa bene che fa musica, scratch e Rap, gente che è andata lì per portare cultura e passare un bel pomeriggio pieno di positive vibes.

Anziché complimentarsi con loro comincia a provocare, cercando lo scontro fisico, per fare un bell'articolo sui "tossici aggressivi" [...] Il pomeriggio è andato avanti alla faccia tua e alle persone di m.... come te, l'Hip Hop Culture è immortale".