Ortica, ma anche galium, equiseto, camomilla sono erbe e piante comuni, idonee per tisane rilassanti, o depurative, e per qualche preparazione alimentare d'uso comune. Non sono utili certamente non per curare malati oncologici, cosa che, invece, faceva un sedicente medico di origine colombiana. Il 51enne, Diego Otalvaro Martines, è stato arrestato dai carabinieri a Brescia con l'accusa di truffa aggravata.

Metodo 'miracoloso' per combattere il cancro: odioso raggiro

Il colombiano 51enne ha messo in atto un raggiro, approfittando della paura e della disperazione dei malati di Cancro e dei loro familiari.

L'uomo, finto medico, millantava di aver ideato un metodo miracoloso a base di erbe che avrebbe guarito il cancro. La 'pozione' terapeutica, che avrebbe arrestato i tumori, era prevalentemente composta da ortica, camomilla e galium: il colombiano sosteneva che le lobby farmaceutiche non ne permettevano la diffusione, cosa che lui, invece, da benefattore dell'umanità aveva reso possibile.

A far scattare le indagini è stato il figlio di un malato di tumore al cervello che, disperato, tramite passaparola, su consiglio di un conoscente, si era rivolto al truffatore. A lui, il presunto guaritore aveva chiesto 15 mila euro per dare, anche a rate, una serie di prodotti, tisane e unguenti. Preparati di sicura capacità terapeutica, secondo il colombiano, sprovvisto di qualsivoglia titolo professionale, come anche di un permesso di soggiorno.

Sembrerebbe che il finto medico avrebbe consigliato al padre del denunciante di interrompere le cure ufficiali per sottoporsi esclusivamente alle sue. Un elemento che avrebbe determinato un'accelerazione dell'indagine.

La trappola, arrestato truffatore in flagranza di reato

D'accordo con il figlio del malato oncologico che ha sporto denuncia, i militari, coordinati dalla procura di Brescia, hanno fatto scattare la trappola lo scorso sabato.

Il figlio dell'uomo ha fissato un appuntamento a Berlingo, paese in provincia di Brescia, nell'appartamento adibito a falso studio medico, in cui il colombiano riceveva e vendeva i suoi preparati.

Avevano concordato che gli avrebbe portato 800 euro in contanti, giusto un 'acconto' rispetto alla cifra complessiva di 15 mila euro con cui avrebbe dovuto pagare la miracolosa cura per guarire il padre.

E. invece, si è trovato di fronte a soldi fotocopiati e, poco dopo, sono scattate le manette. Nella cantina dell'uomo sono state trovate erbe per confezionare altri preparati. Nel suo computer, c'erano nominativi di persone che forse voleva agganciare. È stato colto in flagranza di reato in un solo caso, ma il sospetto dei carabinieri che lo hanno arrestato. e che continuano ad indagare, è che abbia raggirato altre persone. Il gip del tribunale di Brescia ha convalidato l'arresto, disponendo come misura cautelare l'obbligo di firma.