Cominciano ad emergere ulteriori dettagli su quanto avvenuto ieri in Nuova Zelanda, dove un 28enne di origini australiane, Brenton Tarrant, ha aperto il fuoco in due moschee della città di Christchurch, causando la morte di 49 persone, e ferendone circa 48. Tra le vittime, riferiscono le fonti di informazione internazionali, ci sarebbe anche un piccolo bambino di soli 3 anni, il cui nome è Mucad Ibrahim. Il piccolo si trovava insieme al papà e al fratello maggiore in una delle moschee colpite dal killer, quando il suprematista è apparso all'improvviso, sparando all'impazzata sulla gente.

A quanto pare, il bambino ha cercato di scappare non appena ha capito che cosa stava succedendo, ma lo stragista non ha avuto pietà, e ha colpito anche lui. Nel frattempo il fratellino è riuscito a mettersi in salvo, mentre il padre ha raggiunto Mucad, ma era ormai troppo tardi, in quanto il piccolo è spirato tra le sue braccia. Scene di panico e disperazione si sono vissute fuori dai luoghi colpiti dal commando di 4 uomini, di cui una donna, guidati da Tarrant. Le ambulanze e le auto della Polizia sono giunte a sirene spiegate, i luoghi dell'attacco completamente isolati e transennati. La Nuova Zelanda è ancora sotto choc, il livello di allarme nel Paese dell'Oceania è "alto".

Killer comparso in tribunale

Come riportavamo qualche ora fa anche sulle pagine on-line di questa testata, il capo attentatore è già comparso in tribunale. E' stato condannato in custodia cautelare senza passare dall'Alta Corte il 5 aprile prossimo. L'attentatore ha spiegato che il suo gesto è contro i migranti, specie quelli di religione musulmana.

Una strage dettata da un'ideologia suprematista, che vede l'uomo bianco, come si definisce Tarrant, superiore agli immigrati di fede musulmana. Il folle ha anche ripreso la strage in diretta Facebook, e poco prima, sempre in Rete, aveva pubblicato un manifesto di una settantina di pagine dal sapore razziale. Il filmato della strage, che durava 17 minuti, è stato immediatamente rimosso da Facebook Australia-New Zealand, e la Polizia ha vietato assolutamente ai media e alle persone di diffonderne il contenuto.

Nei frame, si vede l'uomo che prende il fucile e comincia a colpire una per una le vittime, quasi come fossero birilli.

La premier Arden: 'Legge sulle armi semi-automatiche cambierà'

E' ancora scossa la premier neozelandese Jacinda Arden, la quale subito dopo gli attacchi di ieri, ha affermato che è stato il giorno più buio della nazione. Nessuno si aspettava infatti che la città di Christchurch venisse colpita da un commando di suprematisti. La Arden ha sottolineato che sicuramente la legge sul possesso di armi semi-automatiche cambierà, ma ancora non è stata presa nessuna decisione in merito.