L'asteroide Bennu sta mostrando dei comportamenti decisamente particolari. Esso infatti ruota già molto velocemente, concludendo una completa rotazione ogni 4,3 ore. Gli scienziati però hanno notato che questa velocità è aumentata rispetto al passato. Al momento non ci sono ancora spiegazioni ufficiali per questo misterioso fenomeno, ma un team di ricerca ha proposto due spiegazioni che potrebbero svelare la ragione di un simile comportamento.

La misteriosa accelerazione dell'asteroide Bennu

Gli asteroidi, essendo molto più piccoli degli altri corpi celesti, generalmente sono soggetti alle forze gravitazionali di questi.

Quando però si trovano nello spazio vuoto, proseguono nel loro cammino potenzialmente immutabile. L'asteroide Bennu però sembra fare di testa propria. Esso infatti ruota su se stesso una volta ogni 4,3 ore e dunque è già molto veloce. Gli esperti impegnati nella missione OSIRIS-REx della NASA, grazie ai dati della loro sonda, hanno però notato che il moto di questa roccia spaziale è in accelerazione. Si stima che dovrebbe aumentare di circa 1 secondo ogni secolo. Questo è un tempo che a noi potrà sembrare irrisorio, ma su scale galattiche è invece qualcosa di molto rapido e anche decisamente strano.

Un nuova ricerca potrebbe spiegare il mistero

Una nuova ricerca è stata pubblicata da Mike Nolan, geofisico al Lunar and Planetary Laboratory presso l'Università dell'Arizona, e anche capo del team scientifico della missione OSIRIS-REx.

In essa si cerca di dare una spiegazione all'enigma. La nuova ricerca, nonostante i legami con la missione OSIRIS-REx , non si basa sulle misurazioni di tale sonda. Va a guardare invece i dati raccolti da due telescopi terrestri tra il 1999 e il 2005 e dal Telescopio Spaziale Hubble nel 2012. Questi ultimi dati avevano infatti catturato l'attenzione degli scienziati perché non si allineavano con le previsioni.

Una possibile spiegazione è che il materiale che si muove sulla superficie di Bennu potrebbe consentire alla rotazione di accelerare. L'altra spiegazione è invece più complicata e riguarda l' effetto Yarkovsky-O'Keefe-Radzievskii-Paddack (YORP). Questo effetto è causato dalla luce solare che rimbalza sull'asteroide, e va a modificare la velocità di rotazione (accelerandola o frenandola) a seconda della forma dell'oggetto. Occorrerà capire adesso quale delle due sia quella esatta.