La Nuova Zelanda ha alzato il livello di allerta ad "alto" dopo gli attacchi terroristici di ieri (questa notte in Italia), in cui in due distinte moschee di Christchurch hanno perso la vita 49 persone. Quattro soggetti, capeggiati dall'australiano Brenton Tarrant di 28 anni, hanno improvvisamente aperto il fuoco nei due edifici, sparando all'impazzata sulla gente. Il capo attentatore, come si ricorderà, ha trasmesso il video in diretta Facebook, cosa che rende ancora più raccapricciante l'accaduto. Le autorità non hanno dubbi: si è trattato di un attentato in piena regola, ed è stato compiuto per "protesta" contro gli immigrati, specialmente contro quelli di religione islamica, così come dichiarato anche da Tarrant.

Il video che immortala le terribili immagini dura 17 minuti, ma è stato subito eliminato dai social dagli inquirenti. Gli stessi, in queste ultime ore, hanno invitato le persone e anche i media di tutto il mondo a non diffondere per nessuna ragione le immagini della strage, le quali sono cruente. Purtroppo, già pochi minuti dopo la pubblicazione del video da parte dell'attentatore, diverse testate e siti on-line hanno pubblicato quasi integralmente il video.

Fermate 4 persone, tre uomini e una donna

Per la strage la Polizia ha fermato 4 persone, di cui tre uomini e una donna. Al momento, riferiscono gli inquirenti, non si cerca più nessun sospettato, ma non è escluso che nelle prossime ore possano esserci novità al riguardo.

Le indagini proseguono spedite. La premier neozelandese, Jacinda Ardern, ha detto che "è uno dei giorni più bui per il Paese". Un attacco che ha sconvolto davvero tutti, e che ha subito attirato le attenzioni anche del mondo politico di tutto il mondo e di alcuni VIP, come Russel Crowe, che è originario proprio di Wellington.

L'attore e regista ha mandato un augurio in lingua Maori ai suoi connazionali, "Kia Kaha", che vuol dire "siate forti". Tarrant, originario di Sydney, ha dichiarato di essere arrivato in Nuova Zelanda per pianificare e addestrarsi all'attacco. Le autorità hanno informato che l'attacco sarebbe stato pianificato addirittura da due anni, visto anche le modalità come si è svolto.

Un attacco in diretta, sotto gli occhi esterrefatti di tutto il mondo.

Il nome di Luca Traini su uno dei fucili

Nel video si vede anche l'auto dell'attentatore e ideatore della strage stessa, la quale è piena di armi, le stesse con cui ha compiuto l'attacco. Su uno dei fucili utilizzati dagli stragisti si legge il nome dell'italiano Luca Traini, l'uomo che il 3 febbraio scorso sparò all'impazzata nel centro abitato di Macerata, ferendo alcuni richiedenti asilo. Anche in quell'occasione l'uomo era un militante di ultradestra. Tarrent ha dichiarato anche, senza vergogna, di essersi ispirato alla strage di Utoya, compiuta in Norvegia nel 2011 da Anders Breivik.