Giallo nella notte a Milano. Sembrava un intervento di routine, da parte dei vigili del fuoco, quello di sabato in via Cascina dei Prati, zona Bovisasca, nella periferia nord del capoluogo lombardo. I condomini di uno dei tre grandi edifici situati ai confini del parco Walter Chiari hanno chiamato i pompieri, verso le 22,15, per far spegnere l’incendio scoppiato in un gabbiotto destinato a contenere i rifiuti del palazzo. Quando, dopo pochi minuti dal loro arrivo, gli uomini del comando provinciale di Milano sono riusciti a domare le fiamme, hanno fatto la drammatica scoperta: tra i cumuli di immondizia bruciata, qualcuno aveva abbandonato un cadavere smembrato.

Infatti il corpo carbonizzato, di cui non è stato possibile identificare a prima vista il sesso, era stato decapitato. Inoltre erano state tagliate le braccia e le gambe, a partire dalle ginocchia. Le parti mancanti erano state riposte lì vicino, a poca distanza dal busto. Accanto al luogo del ritrovamento era stata posizionata anche una bombola di gpl, che per fortuna non è esplosa a causa del rogo e che i pompieri hanno immediatamente provveduto a mettere in sicurezza.

Si cerca di dare un nome alla vittima

Subito sul posto sono arrivati polizia e carabinieri, insieme a tanti curiosi e agli abitanti dei palazzi vicini. Gli uomini delle forze dell’ordine non hanno perso tempo e sono partiti con le indagini.

Per prima cosa si cercherà di scoprire se quei resti appartengono ad un uomo o una donna, per poi arrivare all’identità della vittima. Poi gli inquirenti dovranno capire a quando risale il decesso e qual è stata la causa della morte. Tutte queste domande potranno trovare una risposta dopo le analisi effettuate dai medici legali: nelle prossime ore il magistrato competente disporrà l’autopsia sui resti.

I tanti dubbi che gli inquirenti dovranno risolvere

Infine, bisognerà indagare su come il corpo sia finito in quel gabbiotto, cercando di trovare chi ha smembrato quel cadavere e perché. Inoltre si dovrà far luce su chi ha appiccato l’incendio, che sembra quasi sicuramente di natura dolosa. È molto probabile che la vittima sia stata uccisa e fatta a pezzi dal suo assassino, che poi ha dato fuoco all’immondizia.

Inoltre ci si chiede se la bombola di gas sia stata lasciata apposta tra i rifiuti per cancellare le tracce del delitto con un esplosione. Naturalmente al momento si tratta solo di ipotesi, di dubbi che nelle prossime ore potranno essere chiariti dagli inquirenti. Di sicuro saranno utili alla soluzione di questo mistero tutti i filmati delle telecamere di sicurezza presenti in zona, che potrebbero aver registrato i movimenti della persona – o del gruppo di individui – che ha occultato il cadavere.