Sono parole di delusione ed amarezza quelle che la 24enne abusata da tre ragazzi alla stazione di San Giorgio a Cremano rivolge alla Giustizia. Secondo quando da lei dichiarato ai media locali e nazionali, visto che sono stati scarcerati due dei suoi presunti aguzzini, avrebbe fatto meglio a non denunciare. Non sono momenti facili per la ragazza, che deve riprendersi ancora del tutto da quanto le è successo qualche settimana fa in quell'ascensore della stazione della Circumvesuviana, quando tre giovanissimi, di età compresa tra i 18 e i 19 anni, abusarono di lei.

La ragazza stava proprio tornando a casa, quando all'improvviso si è sentita gli occhi dei giovani puntati addosso. A questo punto, secondo la sua versione dei fatti, avrebbe deciso di scendere prima del previsto, proprio a San Giorgio a Cremano, in modo da seminare quei tre ragazzi. Ma gli stessi l'avrebbero seguita, lei avrebbe cercato rifugio in un ascensore, e qui poi i giovani l'avrebbero messa alle strette, abusando di lei a turno. Le violenze sulla ragazza rimangono confermate, anche a seguito degli accertamenti medici effettuati. Questa mattina è stato scarcerato il secondo dei ragazzi indagati, il 19enne Antonio Cozzolino.

La settimana scorsa scarcerato il più giovane dei ragazzi

A decidere per la scarcerazione di Cozzolino è stato lo stesso Tribunale del Riesame, su richiesta presentata già negli scorsi giorni.

La settimana scorsa fu invece rilasciato Alessandro Sbrescia, il più giovane dei ragazzini finiti nel mirino degli inquirenti, che ha 18 anni. In quel caso la decisione è stata motivata perché non c'erano gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Per adesso rimane in carcere il terzo ragazzo arrestato, ma non è escluso che adesso anch'esso possa essere scarcerato a breve.

La 24enne si dice indignata per questa decisione, e secondo lei questo sta a significare che nel suo racconto non è stata creduta. Oltre alla ragazza, anche i familiari della stessa sono sconcertati, e si chiedono il perché di questa scelta incomprensibile.

La vittima: 'Se avessi saputo tutto questo non avrei denunciato'

La ragazza quindi ribadisce che ha dato il massimo contributo agli inquirenti per poter ricostruire esattamente la vicenda, ma questo secondo lei non sarebbe servito a niente, proprio perché ci sono state due scarcerazioni, nonostante la gravità dei fatti emersi.

La vittima ha dichiarato che ha provato a farsi una ragione per la prima scarcerazione, quella di Sbrescia, perché magari il suo atteggiamento poteva non apparire come violenza, ma è sconcertata per quanto deciso nei confronti degli altri due indagati. La vicenda di San Giorgio a Cremano sicuramente non smetterà di far discutere.

Il ministro Luigi Di Maio: 'Scarcerazione è una vergogna'

Subito dopo la scarcerazione del secondo presunto stupratore, non si sono fatte attendere le reazioni della politica nazionale, in particolare quelle del ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro, Luigi Di Maio. Il pentestellato afferma che la scarcerazione degli aguzzini è una vergogna, inammissibile secondo il vicepremier che "se ne vadano già in giro a fare i cavoli propri". Il ministro ribadisce anche che non ha nulla nei confronti della magistratura, e che non entra quindi nel merito della decisione presa.