Questa mattina la Squadra Mobile di Napoli, ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 11 persone. Le stesse sono accusate infatti di associazione a delinquere di tipo mafioso, omicidio e detenzione illegale di armi, e ricettazione. L'intera operazione è stata coordinata dalla Dda (Direzione Distrettuale Antimafia). Tra le persone fermate questa mattina, secondo quanto riferiscono i media locali e nazionali, ci sarebbe anche il presunto assassino di Luigi Galletta, un meccanico estraneo alle faide tra clan, che restò ucciso tre giorni dopo essere stato picchiato brutalmente nella sua officina.

La polizia ritiene che le persone arrestate stamane, siano appartenute al clan Sibillo, poi divenute referenti stessi del clan, dopo che fu arrestato Pasquale Sibillo nel 2015. A contribuire alla loro "scalata" all'interno del presunto sodalizio criminale, ci fu anche l'omicidio di un altro membro dello stesso clan, ovvero Emanuele Sibillo.

Guerra tra i Sibillo e i Buonerba-Mazzarello

L'attività investigativa ha permesso agli inquirenti di indagare a fondo i rapporti tra le due cosche. Da quello che emergerebbe, sia il clan Sibillo, che quello denominato dei Buonerba-Mazzarello, avrebbero instaurato una vera e propria battaglia per il controllo dei traffici illeciti all'interno del territorio cittadino, in particolare tra i quartieri di Forcella, la Maddalena e la stessa via dei Tribunali.

Qui, come si ricorderà, ha sede la pizzeria Di Matteo: i titolari dello storico esercizio commerciale napoletano, secondo le indagini, dovevano versare ogni settimana il pizzo agli appartenenti al clan, che era denominato anche "la paranza dei bambini" (quattro altri affiliati sono stati arrestati sempre questa mattina dai Carabinieri, in merito ad un'altra ordinanza di custodia cautelare)

Ordigni esplosivi contro i rivali

Nel corso del blitz di questa mattina, i militari avrebbero anche tratto in arresto due presunti responsabili della deflagrazione di una specie di bomba a mano davanti all'abitazione di un appartenente al clan Sibillo.

Si tratta di Gennaro Buonerba, a capo dello stesso gruppo camorristico, e di Massimo Amoroso. I ruoli che questi ultimi avrebbero ricoperto, sarebbero rispettivamente quello di mandante ed esecutore materiale dell'episodio in questione. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori dettagli sul blitz di questa mattina, che dopo quegli in Sicilia degli scorsi giorni, ha portato all'arresto di altre persone presumibilmente affiliate ad una associazione di tipo mafioso.