Continua a far parlare di sé la vicenda del piccolo Julen, il bambino di soli 2 anni, che a gennaio scorso cadde in un pozzo nei pressi di Malaga, a Totalán (Spagna). I fatti sono noti: il bambino si trovava con la famiglia e stava compiendo un'escursione, quando all'improvviso, ed in maniera del tutto accidentale, è caduto in un pozzo profondo 100 metri e largo poche decine di centimetri. Le ricerche del bimbo cominciarono subito, per oltre dieci giorni i soccorritori sono stati impiegati 24 ore su 24 per poter salvare la vita al bambino. Un'operazione di salvataggio colossale, che ha restituito purtroppo Julen ai suoi genitori ormai senza vita.

Immediatamente dopo il ritrovamento del suo corpicino, sulla salma è stata effettuata un'autopsia, la quale ha dimostrato che il bambino è morto a causa di un trauma cranioencefalico. Attualmente, l'unico indagato per omicidio colposo è il proprietario del terreno, David Serrano.

I legali di Serrano: 'Prime ispezioni realizzate con un piccone'

A presentare questa nuova tesi sulla morte di Julen sono proprio i legali difensori del proprietario del terreno. Le accuse sono a dir poco sconvolgenti, e indicherebbero come responsabili del decesso del bimbo proprio i soccorritori. Per discernere la loro tesi, gli stessi puntualizzano che il primo elemento su cui si basa la loro accusa è la bustina di caramelle che il bimbo aveva con sé al momento della caduta nel pozzo, che era rimasta, all'epoca dei fatti, in superficie.

La stessa fu ritrovata, come si ricorderà, sotto terra, ma non alla profondità in cui giaceva Julen (65 metri). Qui vi sarebbe finita grazie al vento delle eliche degli elicotteri, mentre il secondo punto riguarda proprio le modalità di esecuzione del salvataggio vero e proprio. I legali ancora, nella loro nota, specificano che le operazioni iniziarono con un piccone dotato di una telecamera.

Proprio la sonda avrebbe inferito il colpo che gli ha provocato il trauma in testa. Tali accuse, ovviamente, sono tutte da provare.

Una caduta durata pochi secondi

Inoltre, secondo quanto rilevato durante le attività di soccorso e dalle prime indagini, il bambino sarebbe caduto all'interno del pozzo in 3,8 secondi. I legali affermano poi che alcuni testimoni avrebbero addirittura sentito il bambino piangere per oltre trenta secondi. Sicuramente nei prossimi giorni, o al massimo nelle prossime settimane, si potranno conoscere ulteriori dettagli su questa triste vicenda, che ha sconvolto il mondo intero.