Sta per festeggiare il quarto compleanno il piccolo Leonardo, ma da quanto è nato convive con la sindrome di Charge, una patologia rara che può colpire diverse parti del corpo e che rappresenta una delle maggiori cause di cecità e sordità. Infatti, il piccolo Leonardo non sente e vede attraverso un solo occhio, respira attraverso la tracheotomia e si alimenta con la peg. Tuttavia, la mamma del bimbo, Elisa, lo definisce come un bambino solare, molto felice e sempre curioso nonostante le difficoltà che deve affrontare quotidianamente fin dal momento in cui è venuto alla luce.

Nonostante ciò, infatti, secondo quanto riferisce il quotidiano Il Mattino, Leonardo non perde tempo per mettersi a giocare, ad uscire all'aria aperta e a stare in compagnia degli altri suoi coetanei. La preoccupazione maggiore riguarda l'intera società e la domanda che ci si pone e se questa è pronta per accogliere e convivere con una patologia di questo tipo.

Affetto dalla sindrome di Charge da quanto è nato: le parole di forza della madre

Già, perché il piccolo Leonardo ha già imparato a conviverci. Quattro mesi dopo la sua nascita la prima cosa che ha visto varcata la soglia dell'ospedale è stato il mare, dove assieme ai suoi genitori è andato a passare le vacanze in un camper. Come racconta la madre del bambino, per loro è stata una vera e propria sfida, ma nel momento in cui sono state scoperte le problematiche di cui soffriva, sia lei che suo marito Andrea hanno preso consapevolezza che la loro vita non sarebbe stata mai più come prima e che c'era la necessità di non farsi abbattere da questo.

Racconta che il piccolo, dopo l'asilo, va assieme alla sua mamma e al suo fratellino maggiore ai giardini, dove fa merenda tramite una siringa. Gli occhi della gente sono sempre addosso al piccolo come se fossero degli alieni, ma la donna afferma di non essere toccata da quegli sguardi e di essere convinta che la serenità del piccolo Leonardo sia stata causata proprio dal fatto di aver vissuto sempre come se fosse un bimbo normale.

La mamma: 'La società non è pronta ad accoglierli'

Per mamma Elisa una grande soddisfazione è arrivata da poco, in quanto il piccolo sta cominciando a comunicare tramite la lingua dei segni. In quel modo riesce a far capire i suoi bisogni e secondo la donna questa è una delle cose più importanti perché la possibilità di potersi esprimere contribuirà alla sua tranquillità.

Tuttavia, come spiegato dalla donna, se in ospedale si incontrano tanti bimbi come il piccolo Leo, quando escono per strada invece non se ne vedono mai. Forse perché c'è la tendenza di preservarli e di non porli a confronto con la società che non è pronta ad accoglierli. Tra le sfide più difficili, infatti, quella dell'integrazione per il piccolo Leonardo sarà la più difficile da affrontare. Ma senz'altro ce la farà.